Cattivi odori dovuti al mal funzionamento. Così il borgo diventa impossibile visitarlo. Proprio nel momento in cui arrivano i turisti.
Sta creando non pochi problemi, quantomeno all'olfatto, il nuovo depuratore di Vieste che a dire il vero, da quanto è entrato in funzione, un paio d'anni fa, non ha mai brillato per efficienza. Negli ultimi tempi, però, la situazione è divenuta pressoché insostenibile nella parte più bella e pittoresca di Vieste, vale a dire la famosa e ultrafotografata penisoletta di San Francesco, ove esisteva il vecchio impianto depurativo trasformato in semplice pompa di sollevamento e spinta, dopo la costruzione del nuovo depuratore fuori l'abitato, in località "Focareta". Da almeno due mesi transitare in questa parte del centro storico è diventato quasi impossibile tanto è il cattivo odore che si avverte. Un "puzzo" nauseabondo che spinge anche i più temerari a fare marcia indietro. Eppure, come detto, la zona è certamente tra le più affascinanti del borgo antico ed anche tra le più visitate dalla gran massa di turisti, in particolare stranieri, che già affollano Vieste. Di certo non ci facciamo una bella figura presentando un simile scempio. Pare che all'origine di tutto via siano dei problemi al depuratore centrale di Focareta dove sarebbe stata dismessa, per urgenti lavori, una delle vasche di accumulo. La depurazione delle acque reflue avverrebbe con molta lentezza tanto da procurare il cattivissimo odore che poi si avverte nella zona di San Francesco al cui impianto di sollevamento arrivano le acque luride, prive di flora batterica, prima di finire nella condotta sottomarina per essere immesse al largo in mare. Le proteste, naturalmente, sono arrivate anche in municipio da dove sono partite diverse segnalazioni e richieste di chiarimenti da parte del competente assessorato nei confronti dell'Acquedotto pugliese che gestisce l'impianto fognario di Vieste. Certo, si tratta di problemi tecnici, come tengono a sottolineare all'Aqp, ma indubbiamente non si può continuare, specie in periodicome questi, ad assistere a scene d'altri tempi, con gente che, addirittura, è costretta ad attraversare la zona turandosi il naso. Pare che, secondo quanto promesso all'Amministrazione comunale dall'Acquedotto pugliese, il tutto si sarebbe dovuto risolvere nel giro di un mese circa. Invece, si è ormai a fine maggio e la situazione tarda a trovare rimedio. Anche per questo, sia il sindaco sia l'assessore all'Ambiente, si sono nuovamente rivolti all'Aqp perché provveda immediatamente a ripristinare gli impianti, al ime di evitare l'increscioso fenomeno delle esalazioni che, come già riferito, stanno compromettendo uno dei luoghi più affascinanti di Vieste dove, negli anni Settanta, fu consumato uno dei tanti delitti contro l'ambiente con la realizzazione del depuratore che, invece, andava costruito in ben altro luogo, non certo nella parte storica dell'abitato. Pare che 1'Aqp abbia fornito assicurazioni circa il ripristino dello stato dei luoghi nei prossimi giorni con la totale eliminazione dell'inconveniente. Ci si augura che ciò avvenga realmente poiché semba siano già pronte denunce alla ma magistratura da parte di cittadini ed operatori turistici.