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“Emergenza carceri pugliesi: + 50% i suicidi +25% i tentati suicidi”

Lo dice il sindacato autonomo polizia penitenziaria.

 

La segreteria regionale del SAPPE- sindacato autonomo polizia penitenziaria- maggior sindacato di categoria, deve prendere atto con rammarico che a nulla sono servite le denunce relative alla drammatica situazione igienico-sanitaria e di vivibilità    causata dal sovraffollamento di detenuti ristretti  nelle carceri pugliesi , che da tempo ormai, risultano  essere le   più affollate della Nazione.
Purtroppo i crudi numeri che abbiamo raccolto presso i Penitenziari della Regione raccontano di un disagio ed una tensione  preoccupante che è riscontrabile  leggendo  gli  atti di autolesionismo o di protesta  da parte dei detenuti, manifestazioni  che sono aumentate in maniera allarmante.
Infatti in tutto il 2008 furono registrati n.2 suicidi, mentre dall’inizio dell’anno ad oggi, nelle carceri pugliesi ci sono stati  n.3 detenuti (Foggia,Lecce ,San Severo) che si sono suicidati.
Stesso discorso per i tentativi di  suicidio che in tutto  il 2008 sono stati   circa 60   mentre dall’inizio del 2009 ad oggi se ne sono contati quasi 80 casi (in quasi tutte le carceri Pugliesi)
Purtroppo i freddi  numeri  non fanno giustizia  del duro  lavoro dei Poliziotti Penitenziari che nonostante la grave carenza di organici, fronteggiano con professionalità e sacrificio una situazione al collasso , anche mettendo  a rischio per la propria incolumità.
Il SAPPE ritiene che  l’elenco delle vittime di un disagio non più controllabile si sia fermato a questi numeri, proprio grazie al lavoro oscuro della Polizia Penitenziaria, poiché tantissimi sono stati gli interventi che hanno fermato all’ultimo momento il tragico epilogo di un gesto di protesta, derivante dalla invivibilità delle carceri.
Ed è  triste constatare  che proprio i più deboli, i più indifesi,  siano quelli che soccombono sotto il peso di una condizione da terzo mondo.
Purtroppo la miscela esplosiva che si sta formando nelle carceri, rischia di esplodere a brevissimo tempo, considerate anche le condizioni igienico – sanitarie  e di promiscuità in cui sono costretti a vivere i detenuti soprattutto per quanto riguarda l’emergenza sanitaria.
E’ bene che tutti sappiano che  nelle carceri pugliesi un grande percentuale  di detenuti sono a rischio per tutta una serie di patologie da cui sono affetti (tossicodipendenti, malati cardiaci, malati cronici ecc.ecc.) e pertanto casi di influenza A H1N1 oltre a creare una pandemia  potrebbero provocare  danni seri  sia alla salute delle persone che alla sicurezza delle carceri.
Per questi motivi il SAPPE chiede una mobilitazione straordinaria da parte dell’assessorato alla sanità  della  Regione Puglia, affinchè le carceri siano considerate un obiettivo con il massimo grado di attenzione, alla fine di evitare conseguenze  ai detenuti  ed agli operatori.
Il SAPPe si augura che i fatti accaduti a Roma con il suicidio della terrorista a Rebibbia che ha riportato prepotentemente alla ribalta il  drammatico fenomeno dei suicidi nelle carceri che ogni anno aumentano in maniera preoccupante, possa smuovere le coscienze  e consentire che una problematica tanto tragica quanto delicata come la  situazione che si vive nelle carceri , sia finalmente affrontata dalla politica in maniera seria e concreta.
Il SAPPE teme  che  come accaduto anche in precedenti occasioni, il tutto si risolverà con qualche articolo di giornale e qualche presa di posizione    del politico di turno che promette tutto a tutti, mentre la tragedia di vite spezzate per colpa di uno Stato incapace di assicurare condizioni di vita decenti nelle carceri, rimarrà come una macchia indelebile per la nostra democrazia  e per una  Nazione che si ritiene civile.
Il SAPPE infine vuole ricordare che a fronte di una popolazione detenuta  che in Puglia negli ultimi anni,  si è quasi raddoppiata in relazione alla capienza regolamentare (2300 posti disponibili a fronte di circa 4300 presenze) la Polizia Penitenziaria già in forte carenza, si è vista ulteriormente ridurre l’organico a seguito dei tanti pensionamenti di Uomini e Donne che non c’è la fanno più a reggere il peso di una situazione che sta diventando ingovernabile.
Il SAPPE ritiene che per consentire condizioni di lavoro decenti nelle carceri pugliesi sia necessario l’incremento di almeno 500 poliziotti penitenziari, altrimenti la situazione si aggraverà. Ormai iniziano a scarseggiare  lenzuola, letti, materassi poiché come si diceva prima non si sa più dove mettere i detenuti (Altamura 56 posti 90 presenze; Bari 290/oltre 600; Foggia 370/ 750; Lecce 660/1280; Lucera 125/230; Taranto 220/500; Trani 220/260 con mezzo carcere chiuso; Turi 112/169).