Il Consiglio Comunale ratifica l’accordo di programma firmato alla regione, intesa fra centro destra e centrosinistra. Nascerà nella Baia di Macchia, a ridosso dell’ex area Enichem.
In autunno partiranno i lavori per la costruzione di un approdo turistico di carattere commerciale nella baia di Macchia, a ridosso dell'area dell'agglomerato industriale ex Enichem. Sarà un grosso imprenditore privato, Paolo Bolici della Bolici Invest insieme all'amministrazione comunale ad investire e realizzare !infrastruttura che sarà principalmente destinata alla manutenzione di grandi barche da diporto, yacht. Lunedì scorso a Bari l'assessore regionale all'urbanistica, Angela Barbanente aveva apposto la firma all'accordo di programma per la realizzazione dell'infrastruttura portuale. Venerdì c'è stato l'ultimo atto del consiglio comunale uscente che con pieno accordo tra centrosinistra e centrodestra all'unanimità ha ratificato il documento. Per l'apertura del cantiere manca solo la concessione demaniale che dovrà dare la Regione. Dopo Viareggio e la Spezia quello di Macchia sarà il terzo porto italiano per interventi legati alla cantieristica navale.
L'INVESTIMENTO – Costerà 7 milioni di euro il porticciolo di Macchia. La metà sarà investita dalla Bolici Invest che oltre due anni fa si fece promotrice dell'iniziativa attraverso la Inside srl. Un'azienda del settore della cantieristica navale e dell'arredamento di interno di yacht e navi da crociera che è già presente a Manfredonia essendosi insediata con il contratto d'area. L'altra metà del finanziamento giungerà con il terzo protocollo del contratto d'area. L'amministrazione uscente guidata da Antonio Nigri e quelle di Manfredonia e Mattinata hanno orientato le risorse che giungeranno da questo protocollo su infrastrutture e turismo. Non sarà necessario fare gare d'appalto in quanto c'è già il partner privato. Toccherà ora alla Regione firmare la concessione demaniale.
IL PROGETTO – Il progetto prevede la costruzione di strutture amovibili ed inamovibili realizzate con opere a terra e a mare che insisteranno su circa 50.000 metri quadrati, escluse le strutture a mare come i moli, le banchine sulla riva. Sarà prima di tutto una infrastruttura commerciale per la manutenzione delle barche e dunque al servizio della zona industriale. La zona centrale sarà dunque occupata dal molo di alaggio, ovvero un molo centrale per il rimessaggio delle imbarcazioni; mentre la zona di levante del porto che avrà duecento posti barca sarà destinato esclusivamente alla cantieristica. Il braccio di ponente del porto sarà quello a vocazione turistica. Il porto sarà in grado anche di garantire l'ormeggio alle imbarcazioni di dimensioni più grandi e che hanno bisogno di una maggiore profondità delle acque. E' inoltre prevista la realizzazione di parcheggi pubblici, percorsi pedonali e aree verdi. Sarà poi costruito un fabbricato che ospiterà i servizi come la capitaneria di porto, i vigili del fuoco, un club nautico.
LA COSTA GARGANICA – Nel giro di tre anni il volto della costa garganica, per quel che riguarda gli approdi turistici, cambierà. Oggi dopo Manfredonia lungo la costa, andando verso nord, c'è il piccolo porto di Mattinata, il porto di Vieste, che sarà inaugurato a breve, il porticciolo di Peschici. Sono nel frattempo già partiti i lavori di costruzione del porto turistico di Rodi Garganico per 250 posti barca, al quale si aggiungerà quello di Macchia-Monte Sant'Angelo. Non va dimenticato poi il progetto dell'amministrazione comunale dell'arcipelago delle Isole Tremiti di dotare le isole di un porto. Le motonavi e le imbarcazioni turistiche oggi possono contare su un approdo naturale. Approdo che con il mare avverso non consente alcun attracco determinando l'isolamento dell'arcipelago. Il progetto però dovrà fare i conti con il fatto che le Tremiti oltre ad essere parte integrante del parco nazionale del Gargano sono una riserva marina naturale.