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La Viestese auspica la collaborazione fra le societa’ viestane

Dopo la clamorosa retrocessione della Viestese da parte della Società non c’è stato nessun commento. Un atteggiamento dettato dalle circostanze, visto che la squadra ha disputato la parte finale del campionato senza il presidente Michele Mattera e senza il vice presidente D’Aprile che,

per opposte ragioni, si sono allontanati a campionato in corso. Ora come d’incanto i due forse si ritroveranno insieme a «sposare» la stessa causa. Se qualcuno pensava alla Viestese come ad una società in disarm, dovrà ricredersi perché il presidente Michele Mattera è tornato al timone con tanto di rotta da seguire. «Se l’Atletico Vieste ha raggiunto un certo livello lo deve anche alla Viestese. — ha commentato Michele Mattera — La nostra presenza era diventata ingombrante, avevamo conquistato la simpatia dei tifosi. Poi è scattata la molla che ha rovinato tutto. Non dovevamo cadere in quella trappola».

Il presidente Mattera chiarisce meglio il suo pensiero: «Con uno sponsor importante come D’Aprile dovevamo metterci in competizione con l’Atletico Vieste. Ma nessuno si aspettava che prima ci ha incoraggiato… e poi frenato… Se poi a questo ci aggiungiamo una scelta tecnica sbagliata che non è mai stata contestata da nessuno… Tutto oggi potrebbe avere una spiegazione«.

Si riparte dalla Seconda Categoria con l’antico progetto del presidente Mattera: privilegiare i giovani viestani e condividere un progetto calcistico unitario. Così su questa strada ritroverà anche Michele D’Aprile che invano aveva tentato di indirizzare la Viestese su questo progetto. Ora dopo una cocente delusione finalmente le idee sono più chiare.

A Vieste il calcio finalmente può ritrovare una unione sempre cercata e mai trovata. Ora Lorenzo Spina Diana, Michele Mattera e Antonio D’Aprile dovranno sedersi intorno ad un tavolo e varare un progetto che accontenti tutti, il parco giocatori a Vieste è molto ampio, bisogna spalmarlo e creare le giuste motivazioni.

La Daunia Vieste in Terza categoria, la Viestese in Seconda categoria, l’Atletico Vieste in Promozione, ci sarà spazio per tutti. Smettiamola, quindi, di fare del falso moralismo: ora bisogna fare la selezione, dai campionati giovanili alle squadre di categoria, ognuno troverà il suo spazio e ben vengano i giocatori forestieri se il livello del nostro calcio salirà. E’ stato ora Michele Mattera, dopo che negli scorsi anni aveva sostenuto il contrario, a rompere gli indugi ed invocare una sorta di coordinamento delle varie società sportive. Questa necessità sarà ancora più impellente ora che si potrà usare il complesso dell’Omnisport e, in parallelo, si dovrà pensare ad un uso coordinato delle risorse economiche.

Alle dichiarazioni di Mattera ha così replicato il patron dell’Atletico Lorenzo Spina Diana: «Anche il più illustre fra gli sconosciuti autori del genere «giallo» riconosce il principio secondo il quale giammai il reo ritorna sul luogo del delitto. Per molto tempo gli stessi autori hanno tentato invano di dimostrare l’esistenza del delitto perfetto: dapprima Alfred [Hitchcock, ndr] e poi Michele [Mattera, ndr]ci hanno insegnato che ordire una qualsivoglia malvagità è alla portata di tutti, ma concretizzarla nell’impunità non lo è per nessuno! Il tentativo di «fare le scarpe» all’Atletico non è costato solo una retrocessione, ma ha messo a nudo il re ed i suoi sudditi, ha tolto il velo ai loro orditi piani e, soprattutto, ha evidenziato le loro debolezze. Tuttavia, il diritto penale ed il sistema giudiziario attribuiscono alla pena una funzione rieducativa, ed è pertanto nostro dovere concedere al reo pentito una seconda chance; purchè il reo sia confesso e riconosca a Cesare ciò che è di Cesare, senza attribuirsi onori che non gli spettano, ma caricandosi gli oneri della funzione sociale di un nuovo progetto. All’amico Michele vanno i miei affettuosi auguri di una pronta guarigione, perché lo sport è un bene di tutti e, in quanto tale, va tutelato!».

Michele Mascia