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Firmato il Protocollo d’intesa tra l’Univ.Studi di Fg e la Guardia di Finanza

Formalizzato l’accordo sull’accertamento di eventuali irregolarità nelle autocertificazioni reddituali da parte degli studenti dell’Ateneo dauno.

 

 E’ stata firmata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso il Palazzo Ateneo, la convenzione tra l’Università degli Studi di Foggia, rappresentata dal Magnifico Rettore prof. Giuliano Volpe, e la Guardia di Finanza – Comando Provinciale di Foggia,  rappresentata dal Comandante Col. Riccardo Brandizzi,  per  la realizzazione di una serie di attività di accertamento sulle autocertificazioni presentate dagli studenti dell’Ateneo allo scopo di beneficiare delle prestazioni agevolate previste dalla normativa sul diritto allo studio. Le attività di controllo, avviate già alcuni mesi fa attraverso delle verifiche preliminari in base ad alcuni elementi di rilievo (redditi dichiarati, immobili posseduti, modello ISEE pari a zero ecc.), hanno interessato un campione di circa 100 studenti universitari alcuni dei quali attualmente sottoposti ad accertamento a causa delle anomalie riscontrate nelle autocertificazioni presentate. Le attività di indagine saranno intensificate nei prossimi mesi; infatti, l’accordo firmato oggi intende sancire l’avvio di un sistematico processo di verifica amministrativa da parte dei reparti della Finanza, condotto nel pieno rispetto della normativa in materia di protezione della privacy,  sulla conformità dei dati relativi al reddito e al patrimonio dei nuclei familiari, contenuti nelle autocertificazioni reddituali che gli studenti consegnano al momento dell’iscrizione all’Università. In tale ottica l’Ateneo ha messo a disposizione della Guardia di Finanza degli spazi all’interno del Palazzo Ateneo che sono utilizzati già da tempo per le attività di verifica condotte in stretta collaborazione con il personale amministrativo universitario. Ciò consente una maggiore efficacia delle operazioni di indagine grazie ad una integrazione di informazioni relative alle proprie banche dati tra le due istituzioni. In base alla convenzione all’Ateneo foggiano spetta il compito di trasmettere i dati in suo possesso, in particolare relativamente a quelle categorie di iscritti le cui dichiarazioni potrebbero essere caratterizzate da elevati indici di anomalia ai fini fiscali e del conseguente improprio godimento di "prestazioni sociali agevolate", quali borse di studio, posti letto, esenzioni, ecc. Attualmente su 12000 iscritti risulta che circa 4000 studenti godano di tali agevolazioni  previste dalla normativa sul diritto allo studio. Il diritto a tali prestazioni passa, infatti, attraverso alcuni indicatori, come l’ISEE  – indicatore situazione economica equivalente, che costituiscono degli strumenti normativi sulla base dei quali si realizza il trattamento uniforme della situazione reddituale e patrimoniale di ogni cittadino e si garantisce il diritto allo studio degli studenti. Da tali verifiche saranno esclusi ovviamente coloro che già rientrano nell’ultima fascia reddituale, la più alta in relazione al tetto massimo di tasse universitarie. I reparti incaricati dei controlli daranno poi comunicazione all’Università delle violazioni di natura amministrativa e penale. Copia degli atti compilati sarà inviata alla stessa Università per il recupero indebito delle prestazioni fornite. “Mi auguro che questa iniziativa di collaborazione tra la nostra Università e il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, avviata alcuni mesi fa e che oggi viene formalizzata, serva innanzitutto a prevenire, oltre che a reprimere, comportamenti illegali che penalizzano non solo l’Ateneo foggiano ma, anche la stessa componente studentesca. Ha dichiarato il Magnifico Rettore, prof. Giuliano Volpe –  Il senso, infatti, di questo protocollo d’intesa è, da un lato, quello di tutelare gli interessi finanziari del’Università di Foggia in un momento peraltro di grande difficoltà e dall’altro a perseguire obiettivi di "equità sociale" nella distribuzione delle risorse destinate agli studenti che versano in condizioni economiche di reale disagio. Vorrei aggiungere altresì che le entrate derivanti dalle attività di controllo saranno reinvestite soprattutto in servizi agli studenti e in interventi per il diritto allo studio per i meritevoli e per quelli meno abbienti.” In base all’accordo l’Università ed il Comando s’impegnano altresì a collaborare per la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate alla diffusione della cultura della legalità e contributiva.