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Trapianti, da gennaio e per 3 anni sarà in Puglia il centro interregionale

«Un’annata particolare» secondo il professor Schena. In tutta la regione 10 trapianti di cuore in meno di 9 mesi.

 

A partire dal primo gennaio e per i prossimi 3 anni, sarà la Puglia ad ospitare il Centro Interregionale (CIR) della AIRT Associazione Interregionale Trapianti di cui fa parte, dal 1998, insieme a Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta ed alla provincia autonoma di Bolzano.
Pur essendo un avvicendamento programmato nel quadro di rotazione del CIR come stabilito dallo statuto, si tratta di un risultato importante perché «quando già nel 2003 sarebbe dovuto toccare a noi – ha dichiarato il Professor Francesco Paolo Schena Direttore della divisione di nefrologia, dialisi e trapianto del Policlinico di Bari – non eravamo pronti ad assumere l’impegno e decidemmo di rifiutare. Per arrivare oggi a questo appuntamento, il personale medico, insieme a quello informatico ed amministrativo, ha trascorso complessivamente un anno all’ospedale Sant’Orsola di Bologna, sede attuale del CIR, per studiarne l’organizzazione».
La Rete Italiana Trapianti è costituita dall’AIRT, dall’OCST Organizzazione Centro-Sud Trapianti e del NITpT North-Italian Transplant ed è coordinata dal CNT Centro Nazionale Trapianti. Con il suo operato, l’AIRT copre circa 1/3 dell’intera attività nazionale dei trapianti, pur con un bacino di utenza pari ad 1/4 della popolazione. Da marzo ad oggi in Puglia sono stati effettuati 10 trapianti di cuore – «una annata particolare» l’ha definita il Professor Schena con soddisfazione – insieme ai circa 70 trapianti di rene e 20 fegato che si effettuano annualmente. Il coordinamento del CIR ad opera della Puglia arriva in momento di attività trapiantistica molto intensa, di cui saranno certamente lieti i circa 700 pazienti in attesa di un trapianto di rene, i 100 in attesa di un fegato, e i 50 circa in attesa di un cuore nuovo.
Gianluca Lomuto