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Cancro all’utero, Puglia in ritardo la copertura vaccinale sotto il 20%

Campagna anti Hpv sulle 12-13enni.

 

Si procede a passo spedito solo in alcune Regioni nella campagna vaccinale contro l’Hpv (cioè il cancro all’utero), partita nel 2008 per le 12enni. Secondo i dati della Commissione Salute presso la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, aggiornati al 30 giugno 2009, in media oltre un terzo delle aventi diritto (34%) ha concluso il ciclo completo di vaccinazione (tre dosi) nella coorte di nascita 1997 e poco meno (26,7%) nella coorte di nascita 1996.

Un dato accettabile, anche se ancora lontano da quota del 95% in 5 anni prevista dall’Istituto Superiore di Sanita’. All’interno di questa media e’ pero’ necessario evidenziare come la vaccinazione sia partita in maniera disomogenea, avendo alcune Regioni preferito dapprima vaccinare le tredicenni per poi passare alle dodicenni (come il Veneto), mentre altre hanno introdotto piu’ coorti in offerta attiva e gratuita (Basilicata, Friuli, Piemonte, Toscana, Val d’Aosta).

Altre ancora hanno previsto un prezzo agevolato (circa un terzo di quello al pubblico) per avvicinare le donne fino a 26 anni per le quali la vaccinazione e’ indicata. Inoltre la media finisce col nascondere il buon lavoro di alcune Regioni (Lombardia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Molise: circa il 60% di copertura), e le difficolta’ del Sud (Campania e Sicilia senza dati comunicati, Puglia sotto il 20%, meglio la Calabria sopra il 40%). Al di la’ dell’impegno da parte delle amministrazioni pubbliche del Servizio sanitario nazionale, il problema dell’informazione resta un punto su cui e’ necessario continuare lavorare per poter assicurare una miglior risposta da parte delle donne.

Forse anche per questo in alcuni casi le ragazze chiamate dalle Asl non hanno completato il ciclo vaccinale (composto da tre dosi). Infatti mentre l’adesione e’ stata mediamente alta per la prima dose di vaccino (raggiungendo il 61,8% nella coorte del 1997 e il 43,9% nella coorte del 1996), per la seconda dose si e’ registrato un netto calo: ma senza l’adesione il vaccino perde efficacia e diventa inutile per le ragazze e costoso per il sistema sanitario nazionale.

In questo contesto disomogeneo e frastagliato, e in occasione della Settimana Europea contro l’Hpv, O.n.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, chiede alle Istituzioni un maggiore impegno per garantire equita’ di accesso e di informazioni. Per questo O.n.Da ha lanciato qui il suo nuovo progetto, sviluppato in collaborazione con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Universita’ e Ricerca, per coinvolgere in prima persona le giovanissime e per allargare le coorti.

Si iniziera’ con la distribuzione tramite gli Uffici Scolastici Regionali di un volantino informativo a tutte le maturande del 2010 dal titolo ‘’Hpv: che cosa e’ e come prevenire il cancro del collo dell’utero’’, che contiene chiare informazioni sulla prevenzione di questa malattia attraverso gli strumenti di diagnosi a disposizione: vaccinazione, Pap test e il piu’ efficace test Hpv.