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La Regione Puglia interviene per il rischio frana a Rodi Garganico

L’Ufficio Difesa del Suolo e il Servizio Risorse Naturali della Regione Puglia chiedono al comune di Rodi di fornire una dettagliata Relazione Tecnica sui lavori di Consolidamento del versante collinare del Rione Cambomilla. L’intervento della Regione fa seguito al circostanziato esposto del Comitato Civico del Rione Cambomilla e al rischio frane per tale quartiere evidenziato dal WWF Foggia. In tale zona, a seguito dell’esteso movimento franoso verificatosi negli anni 1998 e 1999, veniva predisposto un sistema di monitoraggio costituito da 38 strumenti di misura. Negli anni successivi le letture degli apparecchi sono andate via via riducendosi fino ad arrivare nel 2007 alla totale cessazione del monitoraggio. Eppure, evidenzia il WWF, l’Autorità di Bacino della Puglia ha compreso la zona nell’area classificata a “pericolosità di frana” molto elevata e a “rischio frana” molto elevato e tutte le  Relazioni Tecniche dei Progetti di Consolidamento del dissesto idrogeologico hanno chiaramente indicato  che si possono determinare condizioni di equilibrio instabile anche per lunghi periodi con la possibilità di improvvise frane, da cui la necessità di un continuo monitoraggio.
Per il WWF, si tratta di una gravissima inadempienza che mette a rischio sia l’incolumità degli abitanti sia una zona d’elevato valore paesaggistico e naturalistico costituita dalla fascia verde collinare sottostante il Rione Cambomilla che arriva fino al mare.
Ma vi sono altri aspetti, sottolinea il WWF, che dovranno essere chiariti dagli Uffici della Regione Puglia.
Ad esempio, nel 2005 viene approvato un nuovo Progetto Esecutivo di consolidamento, estendendo l’intervento oltre il quartiere fino alla parte più alta dell’abitato, comprendendo anche piazza Padre Pio. Quale è il motivo, si chiede il WWF, considerato che l’area vicino alla piazza non è classificata a rischio frana al contrario della fascia verde degradante verso il mare, esclusa dall’intervento. 
Per il Comitato Civico del Rione Cambomilla  anche le opere realizzate con quest’ultimo progetto esecutivo sembrano offrire meno garanzie di quelle previste nel progetto originario del 2001.
Ad esempio, ha evidenziato nell’esposto il Comitato, non sono più stati realizzati i grandi cunicoli contenenti tutte le condotte di convogliamento delle acque meteoriche, nere e dell’acquedotto che avrebbero assicurato totalmente la protezione del terreno da infiltrazioni d’acqua, causa principale degli eventi franosi. È  stata realizzata solo una rete idrica convogliante le acque meteoriche in una grande vasca di cemento armato. Non è stata invece più realizzata la grande Paratia Multitirantata prevista per il sostegno della parte terminale di terreno sul quale è fondato il rione.
Questi ed altri interrogativi espressi dal Comitato, evidenzia il WWF, devono essere stati condivisi dalla Regione Puglia considerato che l’Ente ha chiesto al Comune di delucidare anche “in merito alle opere realizzate, alla perizia di variante elaborata, all’ottemperanza delle prescrizioni dell’Autorità di Bacino, all’esecuzione delle paratie in corrispondenza della realizzazione della vasca per il trattamento delle acque meteoriche, all’ubicazione della predetta vasca e allo stato della strumentazione di monitoraggio e ai relativi dati.”
L’Ufficio Difesa del Suolo, evidentemente al fine d’essere ancora più esplicito, ha ricordato altresì al Comune che la Regione ha il potere di revoca del finanziamento concesso per il progetto di Consolidamento del rione Cambomilla. 
Un quadro globale preoccupante da risolvere prontamente, sottolinea il WWF, soprattutto se rapportato a precedenti vicende di montagne scese giù a cancellare interi paesi e alla frana di oggi nel Messinese che ha ridotto il comune di San Fratello ad un paese fantasma.