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SANREMO, IL FESTIVAL DEI CASATI E DEI TALENT-SHOW

Escluso dalla kermesse l’apricenese Domenico Cardella, che invece stravince su blogsfere.it

 

Comincia stasera la 60esima edizione del Festival di Sanremo. La presenza del vincitore di “X-Factor 3” (Marco Mengoni) era risaputa, ma in qualche modo non stupisce neanche la presenza di Noemi (concorrente di “X-Factor 3”), di Valerio Scanu (secondo classificato ad “Amici 8”) e di Tony (finalista di “X-Factor 2” e prodotto dalla famosa Mara Maionchi), che incolleranno alla televisione una fascia di età generalmente poco attirata da Sanremo. Sembra, però, che quest’anno si sia puntato troppo su personaggi “in grado di vendere” grazie alla loro notorietà indiretta. Infatti, oltre agli ex-concorrenti di talent-show con dei “fanbase” di grosse dimensioni (Marco Carta, vincitore di “Amici 7” – ricorderete – vinse la passata edizione del Festival di Sanremo), non mancano anche i “figli di papà”: Irene Fornaciari, la figlia di Zucchero. Tale padre, tale figlia (si presume). E, come se non bastasse, stasera salirà sul palco dell’Ariston anche il principe Emanuele Filiberto (che, a quanto pare, si limiterà a leggere una lettera d’amore all’Italia, mentre i suoi compagni di gara – Pupo ed il tenore Luca Canonici – canteranno sul serio).
Sarà per colpa della crisi discografica. Sarà per colpa della difficoltà di emergere, ma, da qualche tempo, nel “music business” italiano, si moltiplicano i figli d’arte. E il pubblico non può fare a meno di paragonarli ai loro genitori. Lo capirebbe anche un bambino che, al di là di questa gente, ci sono tanti giovani (messi da parte) che non hanno etichette né cognomi importanti, ma che hanno dalla loro merito e talento!

E’ il caso dell’apricenese Domenico Cardella, in arte “Carducci”, che quest’anno è stato sorprendentemente escluso dalla kermesse sanremese. Su blogsfere.it è nato, quasi per caso, un concorso (“RI/GENERAZIONE VIDEO CONTEST”), che si è posto come unica finalità quella di dare visibilità agli artisti esclusi da “Sanremo Nuova Generazione”. Da una rosa di 32 videoclips (pubblicati su “Youtube.it” e segnalati dai lettori del blog), attraverso una votazione on line, si sono ottenuti 10 finalisti: Carducci, con “La testa del mio Re” (brano bocciato dalla commissione di “esperti” di Sanremo 2010), ne è risultato vincitore, totalizzando il 26,3% dei voti espressi. Subito dopo il Festival di Sanremo (onde evitare il disperdersi nel caos di notizie festivaliere), blogsfere.it gli dedicherà un articolo e un’intervista in esclusiva. 

Domenico Cardella, classe 1983, intraprese a 12 anni lo studio della chitarra nel suo paese d’origine, Apricena, dove presto cominciò ad esibirsi in diverse serate con testi e musiche da lui composte. Già allora era un vero talento. A soli 17 anni, in seguito ad un provino presso il C.E.T. (Centro Europeo di Tuscolano), fu selezionato da Mogol, il quale lo volle subito fra i suoi allievi. Lì conobbe il romano Francesco Testa (già assistente della scuola di Mogol) ed il sipontino Alessandro Di Lascia, allievo come lui del grande paroliere della canzone italiana.
Nel 2003, i tre fondarono il gruppo “Frank Head” ed approdarono alla finale del “TIM Tour 2004” come guestband. Seguì un periodo di pausa. Finché furono notati da Geoff Westley (per 7 anni pianista dei BeeGees e poi arrangiatore e produttore di grandi artisti italiani ed esteri come Lucio Battisti, Renato Zero, Claudio Baglioni, Mango, Peter Gabriel e tanti altri). Catapultati nel Regno Unito, iniziarono la lavorazione del loro primo singolo, “Bella Venere” (distribuito dalla “Edel Italia”). Divenne colonna sonora dello spot tv “TIM Tribù 2007” e raggiunse il 37° posto nella classifica vendite.

Nel 2008, la band “Frank Head” partecipò al 58° Festival della Canzone Italiana di San Remo con il brano “Parà parà ra rara” (Domenico Cardella ne è autore della parte melodica e di parte del testo) e vinse il premio della critica “Mia Martini” (sezione giovani). Nello stesso anno, il gruppo si sciolse e Domenico intraprese il suo percorso da solista. Sempre sotto la produzione di Geoff Westley, è in preparazione il primo album di “Carducci”, che conterrà brani inediti che spaziano dalla “bossa nova” alla “musica popolare”, dal “reggae” al “balcanico”.

Viva l’Italia, paese dell’arte; viva i suoi artisti, tenuti in disparte (Sergio Cammariere dixit)!

Alfonso Masselli