Nessuno li rimuove: “abbiamo pagato il catasto”
L’ordinanza non c'è ancora. Ma in compenso ci sono già le prime denunce: uno stabilimento balneare di Molfetta che ha chiuso i passaggio al mare con un rnuro lungo 13 metri. Uno di Barletta che ha realizzato due barriere di cemento per impedire l'accesso alla spiaggia. Due ' stabilimenti di Capitolo che avrebbero mangiato sabbia rispetto alle loro concessioni. A Vieste sarebbero spuntati due bungalow abusivi. E poi le solite segnalazioni sugli stabilimenti di Bari: dal Trullo verde al Trampolino, nessuno ha intenzione di rimuovere le recinzioni che impediscono il passaggio anche sulla battigia così come invece vuole la legge. Un dossier ricco di una ventina di segnalazioni che hanno raccolto nella prima settimana di lavoro le guardia volontarie del Wwf insieme con le forze di Polizia e che ora si preparano a mettere all'attenzione della magistratura e degli uffici regionali del Demanio. «Purtroppo rispetto agli altri anni la situazione non è cambiata praticamente per nulla – spiega Pasquale Salvemini, del Wwf – La Puglia nonostante una costa agevole continua a essere una delle regioni con le maggiori difficoltà all'accesso al mare gratuito. Se la Regione manterrà le promesse, però, questo a partire da subito non sarà più permesso. Le regole dovranno essere rispettate». Il riferimento è alla legge approvata lo scorso anno dal consiglio regionale e all'ordinanza che verrà firmata tra oggi e domani dall'assessore Guglielmo Minervini. Tra le altre cose vi è l'obbligo assoluto di eliminare le barriere che si trovano sulla battigia.