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Prezzi, la benzina torna a correre. I consumatori: «Intervenga il governo»

Adusbef e Federconsumatori: «Aumenti ingiustificati. Gli automobilisti pagheranno 171 euro annui in più».

 

I prezzi della benzina riprendono a correre, arrivando ormai a un passo dalla soglia di 1,4 euro al litro. Secondo le rilevazioni della Staffetta quotidiana a mettere mano al listino dei carburanti sono Agip, Q8, Shell e Tamoil. Da martedì mattina i prezzi consigliati per la rete Agip sono di 1,394 euro per la benzina (+1 centesimo) e di 1,221 euro per il gasolio (+0,5 centesimi). Aumenta il prezzo della benzina anche per Q8 a 1,395 euro (+1,3 centesimi). Per Shell il rialzo è di 0,2 centesimi sulla benzina (a 1,397 euro) e di 1,2 centesimi sul gasolio (a 1,234). Infine, ritocco all’insù per Tamoil sul solo gasolio a 1,219 euro al litro (+0,4 centesimi).

Immediata la replica di Adusbef e Federconsumatori: gli aumenti dei prezzi dei carburanti sono «del tutto ingiustificati» e il governo dovrebbe intervenire contro le speculazioni. Per le associazioni con questi rialzi gli automobilisti pagano, per costi diretti ed indiretti, 171 euro annui in più. Adusbef e Federconsumatori ricordano che nel mese di gennaio il costo del petrolio si attestava, come in questi giorni, attorno agli 80 dollari al barile, e la benzina era venduta a circa 1,29 – 1,31 euro al litro. Questo dato, proseguono, va aggiornato tenendo contro delle variazioni euro/dollaro, pertanto è necessario aggiungere, sul prezzo industriale, un +4%. Alla luce di tale adeguamento, quindi, la benzina, oggi, dovrebbe costare attorno a 1,32 euro al litro: «La benzina, invece, non solo non è venduta a tale prezzo, ma addirittura aumenta oltre 1,39 euro al litro, con uno stacco di circa 6-7 centesimi rispetto al prezzo a cui si dovrebbe attestare. Se a tale sovrapprezzo si aggiungono gli ormai strutturali 3-4 centesimi di differenza tra la media del prezzo industriale in Europa e in Italia, i centesimi ‘di troppò diventano ben 9-10 cent al litro». «Cosa aspetta il Governo ad intervenire?» si chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, che propongono l’emanazione di tre decreti: uno per bloccare le speculazioni; uno per istituire una Commissione di controllo sulla doppia velocità di adeguamento dei prezzi dei carburanti rispetto all’andamento del costo del petrolio; uno per avviare la completa liberalizzazione della rete di distribuzione dei carburanti, anche attraverso l’apertura della vendita nel canale della grande distribuzione.