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Sanità/ Liquidazioni di parcelle l’ASL/FG ancora non paga

Ancora problemi per le gestioni liquidatorie di competenza dell’Azienda sanitaria provinciale di Foggia. Un andazzo che sì trascina da tempo e che riguarda in modo particolare gli avvocati e pare anche qualche funzionano e alcune ditte convenzionate con la stessa struttura.  Una situazione di disagio che non è stata lenita nemmeno dalla firme delle relative transazioni: chi spettava i soldi per il lavoro svolto non ancora è stato liquidato. Quanto basta per riaccendere sul caso i riflettori della polemica, anche perché tutti si augurano che la vertenza possa addivenire a una. soluzione che tenga in considerazione le attese di professionisti e altre persone coinvolte. Da quanto trapelato sembra che i creditori pensavano finalmente di potere recuperare il dovuto dopo avere concluso le transazioni con il commissario ad acta nominato dalla Regione Puglia, il quale, nonostante avesse consentito di ottenere un notevole risparmio di spesa, era stato tuttavia esautorato rima di portare a compimento il mandato. Come dire tutto daccapo. E ora gli interessati tornano a farsi sentire: lamentano che l’Asl Fg, dopo aver ricevuto a dicembre dell’anno scorso circa 5 milioni di euro dalla Regione, con specifica destinazione di pagamento delle transazioni sottoscritte dall’allora commissario Donato Lisi, ha dirottato l’ingente somma sul bilancio corrente, lasciando ancora una
volta inevase le loro ragioni di credito. Tant’è che sempre gli interessati tengono a sottolineare che una specifica richiesta di chiarimenti inoltrata nei giorni scorsi al direttore generale da parte della Regione Puglia, che contesta ai vertici aziendali anche di non avere effettuato e inviato la rendicontazione al 31 dicembre 2009 delle partite debitorie gravanti sulle gestioni liquidatorie, nonostante l’obbligo in tal senso imposto dal decreto di giunta regionale n. 1442 del 4 agosto scorso. Le indiscrezioni trapelate confermano l’intenzione di molti creditori di comunicare all’Asl Fg la risoluzione delle transazioni per inadempimento e di agire per il recupero integrale dei crediti, trasmettendo alla Procura regionale della Corte dei conti l’analisi dell’aggravio di costi per le casse pubbliche. Come dire che la “querelle” non è affatto giunta in dirittura d’arrivo considerate le prossime e imminenti iniziative.