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Pale eoliche: attrazione fatale?

Impazza l'eolico in Capitanata. A Manfredonia 3 parchi in costruzione e si discute di impianti off shore. La Provincia frena. Cauta Legambiente

"Eolico e solare sono due risorse importanti della Puglia e Legambiente sostanzialmente è favorevole" a questo tipo di investimento, anche a progetti in qualche modo avventurosi oltre che avveniristici come quello del parco eolico off shore che Manfredonia si candida a realizzare nel proprio Golfo, oltre ai tre parchi eolici a terra già approvati. Così, Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia, ai lavori del workshop, moderati da Franco Salcuni, coordinatore di Legambiente Gargano e componente della segreteria regionale, organizzato dall'associazione ambientalista a Foggia, presso il nuovo Palazzo della Provincia, intitolato "Il vento della Puglia – Le comunità locali protagoniste dello sviluppo dell'eolico". Ma occorre, in ogni caso, migliorare l'informazione. E' questo il dato di fondo nell'intervento di Edoardo Zanchini, responsabile nazionale energia di Legambiente, "per superare una contrapposizione sbagliata tra chi fa la guerra all'eolico e chi ha un approccio marcatamente speculativo rispetto alla realizzazione di impianti. I Comuni –ha ribadito- sono i primi depositari della responsabilità nei confronti della salvaguardia dell'ambiente". L'esponente di Legambiente ha ancora una volta mosso critiche al Regolamento elaborato dalla regione Puglia in materia: "non si può affidare tutto ai Comuni, ma dare un senso alle specifiche proposte, soprattutto se si considera che non disponiamo ancora di linee guida nazionali. Alla Regione chiediamo di semplificare il Regolamento per quanto attiene le procedure per la realizzazione del piccolo e medio eolico per la loro capacità di soddisfare il fabbisogno locale e per l'evidente minor impatto ambientale; di riparare alle realizzazioni di impianti fatte da alcuni comuni a confine con territorio comunale di altri; di avvalersi delle indicazioni sulle specifiche identità locali che sono i Comuni posso conoscere; e di fare in modo che le risorse rimangano sul territorio, per lo sviluppo di servizi e delle altre fonti rinnovabili, come il fotovoltaico". L'assessore provinciale all'ambiente, Pasquale Pellegrino, auspica un maggiore protagonismo delle comunità locali e una loro concreta partecipazione alle definizioni dei piani locali per lo sviluppo dell'eolico. Ma frena sulla corsa a nuovi impianti: "ho chiesto alla Regione –ha detto- di fermare le autorizzazioni: sul territorio provinciale sono oltre 700 le pale in funzione e 180 i progetti presentati entro la scadenza fissata a marzo. La Provincia deve essere l'Ente di coordinamento e di sintesi perché sia garantita una collocazione armonica degli impianti".