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Il capolinea della Perla del Gargano

Riceviamo e pubblichiamo.

 

A Vieste impazza il toto-sindaco. Niente idee, solo nomi. "Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur". Hanno suscitato scalpore gli ultimi video girati dai ragazzi dell’Associazione “Utopia Viestana”. Non è soltanto un problema turistico, d’immagine. E’ una questione di dignità, di equità sociale, di cittadinanza. A nessuno importa dei poveracci che non possono permettersi di viaggiare con i mezzi privati. I poveracci potrebbero essere anche i vostri genitori o i vostri figli. E’ sicuramente la mia mamma.
Quello che vi racconto nelle prossime pagine è una straordinaria storia d’insensibilità verso le problematiche della comunità locale e dei bisogni degli ospiti.
C’è la consapevolezza della problematica: “Tutti convengono che raggiungere il Gargano, con qualsivoglia mezzo di trasporto attualmente a disposizione, sia paragonabile ad affrontare una piccola odissea”.   Nicola Rosiello, Assessore al Turismo della Perla del Gargano.
E’ lunedì 19 luglio 2010, Via Verdi, capolinea della Sita e delle Ferrovie del Gargano, Perla del Gargano. Io, Maurizio e Stefania, sotto il sole cocente di mezzogiorno, siamo in attesa dell’autobus della Sita proveniente da Foggia. Vogliamo girare un video per denunciare i disagi che i nostri ospiti sono costretti a subire per una scelta infelice dell’Amministrazione Comunale di Vieste. Nell’attesa ci mettiamo nei panni degli ospiti e cerchiamo una biglietteria Sita nelle immediate vicinanze (l’assenza di questa è da imputare alla Sita), un bagno pubblico, un ufficio informazioni, un bancomat. Mancano anche le panchine e una pensilina per ripararci dal sole. Cercare un Wireless Center per la connessione internet è da matti. Maurizio vorrebbe anche una birra (ghiacciata!). Ovviamente non è possibile trovare un deposito bagagli; a Vieste in attesa di lasciare il paese non è possibile visitare la città senza portarsi dietro i bagagli! La segnaletica aziendale della Sita ci fornisce in italiano gli orari di partenza per una serie di destinazioni e i rivenditori. Manca la mappa del paese. Il rivenditore più vicino si trova in Piazzale Manzoni. Quattro rivenditori sono chiusi la domenica, un quinto il lunedì. Di lunedì i turisti che vogliono acquistare un biglietto sono costretti a raggiungere Viale XXIV maggio. Immagino i turisti con le valigie che sotto il sole si arrampicano su Via Giovanni Verga per raggiungere Piazzale Manzoni e comprare un biglietto.  Poi devono ritornare indietro.  Immaginare i portatori di handicap, già penalizzati oltre l’immaginabile da una città irrispettosa dei loro bisogni, tentare di passare indenni gli incroci di Via Giacomo Puccini e Via Giovanni Verga per scalare Via Giovanni Verga, fa molto male. La segnaletica aziendale delle Ferrovie del Gargano non ci fornisce l’elenco dei rivenditori! Figurarsi la mappa.
I malcapitati in attesa di partire si organizzano nel migliore dei modi possibili: i bambini pisciano ai bordi della strada, le donne si siedono sul muretto della Scuola Media Spalatro cercando di conciliare l’esigenza di sedersi con l’importante bisogno di proteggersi dagli accecanti raggi del sole. Due signore si accontentano di sedersi per terra in un’area che una volta ospitava un cassonetto dell’immondizia. I più comodi preferiscono le scalinate di Via Giacomo Puccini. Una vicina area si presta (si fa per dire), al netto della privacy, ai bisogni degli adulti.
Cerchiamo di capirci qualcosa e di dare risposta all’interrogativo che attanaglia la nostra mente: perché mai il Comune di Vieste ha spostato il capolinea dei servizi automobilistici Pubblici Statali e quello dei servizi Pubblici Provinciali da Piazzale Manzoni in Via Verdi?
Aleggia il mistero su Piazzale Manzoni. Leggiamo l’ordinanza n. 80 del 30 maggio 2010: “Premesso che, come per gli anni passati, si rende necessario la variazione del capolinea dei servizi automobilistici Pubblici Statali e quello dei servizi Pubblici Provinciali, per l’impraticabilità del Piazzale Manzoni (sede attuale del capolinea), tenuto presente anche che a causa della costruzione della nuova rotatoria il detto piazzale si è ristretto notevolmente; Visto il notevole afflusso di automezzi nel periodo estivo; Ritenuto necessario disciplinare il deflusso stradale e di individuare nella Via Verdi nel nuovo capolinea estivo a far data dal 07/06/2010 al 19/09/2010; Ordina che per il periodo dal 07/06/2010 al 19/09/2010 il capolinea dei servizi automobilistici Pubblici Statali e quello dei servizi Pubblici provinciali venga individuato in Via Verdi”.
Sappiamo tutti perché è “impraticabile Piazzale Manzoni”. Anche sotto l’Onorevole Spina Diana era un parcheggio, forse al limite della legalità o completamente abusivo, gestito non proprio da una cooperativa di studenti universitari. Non prendiamoci per il culo. Oggi come ieri sono tantissimi i parcheggi gestiti in maniera dubbia dalla ricchissima e influente lobby dei parcheggiatori. Non fate finta di sorprendervi, lo sapete anche voi. In realtà, il paese è in mano a quattro balordi che si sentono Casalesi, spavaldi grazie alla latitanza della politica e dell’opinione pubblica. A quanto ammontano i danni economici per le casse comunali provocati dalla gestione abusiva dei parcheggi? A quanto ammontano i proventi provenienti dall’affidamento a privati della gestione dei parcheggi? Il danno d’immagine è elevatissimo. Non parliamo della qualità dell’aria e degli ingorghi. A Peschici hanno risolto il problema. A Vieste nessuno parla. Neanche Michelone del mega parcheggio sul Lungomare Europa che avrebbe interesse che le macchine si fermassero all’ingresso del paese. Ritorniamo “all’impraticabile Piazzale Manzoni”. E’ un parcheggio praticabile per le macchine. E’ vero, conciliare le esigenze di tutti è molto arduo (soprattutto alla vigilia delle amministrative), ma trovo assolutamente ingiusto che a pagare siano i più deboli e i turisti. E’ una storia che si ripete da parecchio tempo. Non è un’attenuante; al contrario, è un’aggravante.
Il turismo è un fenomeno dannatamente difficile. Per la complessità della problematica, in questo documento considero soltanto i turisti in arrivo e limitatamente dalle città di Foggia, San Severo, Venezia Mestre – Padova, Roma, Chieti Scalo – Pescara, Piemonte – Lombardia-Emilia R. – Marche. Per avere una visione completa del problema, bisogna partire da P.le Rossini e dal trasporto urbano. P.le Rossini è la fermata del servizio trasporto urbano più vicina al capolinea dei servizi automobilistici Pubblici Statali e dei servizi Pubblici Provinciali. Al P.le Rossini non c’è nessuna indicazione per raggiungere il capolinea della Sita e delle Ferrovie del Gargano. Manca anche l’orario dei pullman della Sita. Apro il sito web del Comune di Vieste, stampo gli orari e le vie coperte dal servizio bus navetta, lato urbano (in realtà lato sud), dal 10.06.2010 al 04.09.2010: Uff. Postale 07.15, C.so L. Fazzini 07.17, P.le Rossini 07.20, Via S. Pertini 07.22, Loc. Pietà 07.24, ecc. Il servizio in questione non copre il capolinea dei servizi automobilistici Pubblici Statali e dei servizi Pubblici Provinciali. Dopo P.le Rossini, la navetta s’immette in Via Verdi ma devia all’altezza dell’incrocio di Via Giacomo Puccini. Incredibile. Anche la navetta del servizio trasporto urbano che copre il lato nord della città segue lo stesso itinerario. Ne consegue che la Sita e le Ferrovie del Gargano non “dialogano” con il trasporto urbano. Non c’è bisogno di consultare Vascello per capire l’ovvietà della necessità di integrare i sistemi di trasporto urbano ed extraurbano. E’ di una semplicità infantile. Questa stupefacente inefficienza creata da colui che ha disegnato il trasporto urbano avvantaggia, di fatto, i tassisti e penalizza le casse comunali (mancata vendita dei biglietti). Al capolinea della Sita e delle Ferrovie del Gargano non c’è traccia dell’esistenza del trasporto urbano e delle indicazioni per raggiungere P.le Rossini.
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti da Foggia con il pullman della Sita (strada interna S.S. 89) e diretti alle località turistiche a sud di Vieste. 
Gli orari di arrivo della Sita sono: 9.30, 10.30, 13.30, 15.35, 16.45, 17.00, 20.30.
Le opzioni sono: 1. Prendere un taxi; 2. Raggiungere P.le Rossini (che presenta alcune gravi lacune logistiche: bagni pubblici, pensilina) e imbarcarsi sulla navetta del trasporto urbano, evitando di farsi investire. Non è semplice raggiungere P.le Rossini da Via Verdi: all’altezza del negozio D’Aprile Ceramiche mancano i marciapiedi, sull’altro lato di fronte al forno di Cariglia i marciapiedi sono rotti e impraticabili. L’opzione 2 è esclusivamente praticabile da coloro che arrivano a Vieste con il pullman della Sita alle 9.30, 10.30. Con una corsa e tanta fortuna possono prendere la navetta del trasporto urbano delle 9.30, 10.15 e delle 10.45 Ma gli sforzi sono vani in quanto con le corse del trasporto urbano delle 9.30 e 10.45 si può massimo arrivare alla località Reginella. Coloro che hanno prenotato una vacanza a San Felice e a Baia di Campi hanno l’unica possibilità di prendere la navetta del trasporto urbano delle 12.15! Più fortunati i turisti della Gattarella: 10.15 partenza da P.le Rossini.  Il trasporto urbano lato sud non ha un turno pomeridiano. Direte che è possibile raggiungere le località turistiche a sud di Vieste grazie al servizio delle Ferrovie del Gargano Vieste – Mattinata. Apro il sito web delle Ferrovie del Gargano. Gli orari sono: 6.15, 13.30,18.20 (non c’è traccia della corsa delle 15.30). Bisogna attendere evidentemente. Se si arriva a Vieste con il pullman della Sita delle 13.30, bisogna sperare nelle puntualità dell’autista per prendere la coincidenza Ferrovie del Gargano delle 13.30! Se il turista arriva a Vieste alle 20.30 è fritto. Per tutto il resto ci pensano i tassisti. La soluzione migliore sarebbe partire da Foggia con il pullman delle Ferrovie del Gargano che percorre la litoranea B 53.
Maturo l’idea che non ci troviamo di fronte a una semplice manifesta incompetenza di colui che ha plasmato il trasporto urbano. E’ folle prevedere la partenza del trasporto urbano alle 9.30 e 10.45 da P.le Rossini quando il pullman della Sita arriva in Via Verdi alle 9.30 e 10.30. E’ gravissimo che il trasporto urbano delle 9.30 e 10.45 si fermi alle Reginelle. Per non parlare del mancato turno pomeridiano. Quest’ulteriore complessiva inefficienza avvantaggia i tassisti e penalizza le casse comunali (mancata vendita dei biglietti).
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti da San Severo con il pullman delle Ferrovie del Gargano e diretti alle località turistiche a sud di Vieste. 
Gli orari di arrivo della Ferrovie del Gargano sono: 7.05 (fest), 8.25 (fer), 9.20 (fer), 9.20 (fes), 11.00 (giorn), 11.25 (giorn), 12.25 (giorn), 13.50 (fer), 14.05 (giorn), 14.50 (fes), 14.50 (fer), 16.00 (fer), 16.45 (fer), 16.45 (fes), 18.15 (giorn), 20.50 (giorn), 20.50 (giorn), 22.55 (giorn).
Le opzioni sono: 1. Prendere un taxi; 2. Raggiungere P.le Rossini. Con la navetta del trasporto urbano delle 7.20 l’ultima destinazione è la Gattarella, con la corsa delle 8.00 e delle 12.15 si arriva a Baia di Campi, alle 9.30 e 10.45 si può partire per la Reginella, quindi alle 10.15 e 11.45 per la Gattarella! E’ possibile raggiungere la costa a sud di Vieste grazie al servizio delle Ferrovie del Gargano Vieste – Mattinata. Gli orari sono: 6.15, 13.30,18.20.
I disagi per i turisti a causa della mancata connessione del trasporto urbano con il trasporto extraurbano della Sita e delle Ferrovie del Gargano sono notevolissimi. E’ inutile ripetere i beneficiari e i penalizzati da questa modello di trasporto urbano. E’ possibile migliorare il “dialogo” tra i pullman delle Ferrovie del Gargano, lato nord (proveniente da San Severo per Vieste) e lato sud (partendo da Vieste per Mattinata). Questa lacuna forse riflette la difficoltà a immaginare un turismo itinerante per i paesi del Gargano ed è espressione del turismo stanziale e famigliare. Non me la sento per niente di rimproverare le Ferrovie del Gargano ma credo che il loop San Severo- Vieste – Foggia sia turisticamente molto interessante e meriterebbe di essere ottimizzato. Mi affascina l’idea di un’ulteriore loop Foggia- San Severo- Vieste – Mattinata-Foggia targato Ferrovie del Gargano o Cotrap.
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti da Foggia con il pullman della Sita (strada interna S.S. 89) e diretti alle località turistiche a nord di Vieste. 
Gli orari di arrivo della Sita sono: 9.30, 10.30, 13.30, 15.35, 16.45, 17.00, 20.30.
Le opzioni sono: 1. Prendere un taxi; 2. Raggiungere P.le Rossini. Gli orari del trasporto urbano lato nord con partenza da P.le Rossini sono: 7.00, 9.00, 11.00, 17.00, 18.30, 21.00.
Con le Ferrovie del Gargano: 10.15 (giorn), 12.00 (fer.), 12.00 (fest), 12.30 (giorn), 13.40 (fer), 14.35 (fest), 14.55 (fer), 16.05 (giorn), 18.00 (giorn), 18.50 (giorn).
I disagi per i turisti a causa della mancata connessione del trasporto urbano con il trasporto extraurbano della Sita sono fastidiosi. E’ interessante il tentativo di dialogo tra la Sita e le Ferrovie del Gargano.
Non va per nulla meglio con i servizi automobilistici Pubblici Statali.
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti dal Piemonte – Lombardia – Emilia Romagna con il pullman della Ferrovie del Gargano. 
L’arrivo in Via Verdi è previsto per le ore 9.55, 21.40.
Le uniche opzioni del trasporto pubblico sono: trasporto urbano P.le Rossini lato sud 10.15 per la Gattarella e 12.15 per Baia di Campi, trasporto urbano P.le Rossini lato nord 11.00, Ferrovie del Gargano lato sud 13.30, Ferrovie del Gargano lato nord 10.15.
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti da Venezia Mestre Padova con il pullman della Ferrovie del Gargano. 
L’arrivo in Via Verdi è previsto per le ore 21.00.
L’unica opzione è del trasporto urbano P.le Rossini: lato nord 21.00.
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti da Roma con il pullman della Ferrovie del Gargano. 
L’arrivo in Via Verdi è previsto per le ore 13.40 e 23.50.
Le uniche opzioni del trasporto pubblico sono: trasporto urbano P.le Rossini lato nord 17.00, Ferrovie del Gargano lato nord 13.40, 14.35, Ferrovie del Gargano lato sud 18.20.
Consideriamo i turisti che vengono a Vieste provenienti da Pescara con il pullman della Ferrovie del Gargano. 
L’arrivo in Via Verdi è previsto per le ore 18.40.
Le uniche opzioni del trasporto pubblico sono: trasporto urbano P.le Rossini lato nord 21.00, Ferrovie del Gargano lato nord 18.50.
Il trasporto urbano non dialoga con il servizio statale delle Ferrovie del Gargano. Sorprende lo scarso feeling tra i servizi automobilistici Pubblici Statali e Provinciali appartenenti alla stessa compagnia (Ferrovie del Gargano).
Complichiamo il modello.
Consideriamo la variabile “escursioni alle Isole Tremiti”.
La partenza del catamarano dello Zenit è previsto alle ore 9.05 e il rientro alle ore 18.05.
Le uniche opzioni del trasporto pubblico sono: trasporto urbano lato sud arrivo a Vieste in P.le Rossini 7.55 (con esclusione dei turisti di San Felice, Baia di Campi) e 9.00, trasporto urbano lato nord arrivo a Vieste in P.le Rossini 8.30, Ferrovie del Gargano lato sud arrivo a Vieste in Via Verdi 8.45, Ferrovie del Gargano lato nord arrivo a Vieste in Via Verdi 8.25, trasporto urbano lato nord partenza da Vieste P.le Rossini ore 18.30, Ferrovie del Gargano lato nord partenza da Vieste Via Verdi 18.50, Ferrovie del Gargano partenza da Vieste lato sud 18.20.
La variabile “escursioni alle Isole Tremiti” non si connette con il trasporto urbano lato sud in arrivo. Sarebbe opportuno prevedere una o più fermate del trasporto urbano nelle vicinanze dell’area portuale. E’ forse da imputare a questa lacuna il massiccio ricorso alle macchine private da parte dei turisti. Di fatto i disservizi del trasporto urbano favoriscono i parcheggiatori dell’area portuale e penalizzano le casse comunali (mancata vendita dei biglietti). In generale, il disservizio costringe i turisti a usare le macchine che da qualche parte devono essere parcheggiate.
Consideriamo la variabile “escursioni alle grotte marine di Vieste”, escursione della mattina.
La partenza delle motobarche è di solito previsto alle ore 8.30, il rientro alle ore 12.00.
Le uniche opzioni del trasporto pubblico sono: trasporto urbano lato sud arrivo a Vieste in P.le Rossini 7.55 (con esclusione dei turisti di San Felice, Baia di Campi), trasporto urbano lato nord arrivo a Vieste in P.le Rossini 8.30, Ferrovie del Gargano lato nord arrivo a Vieste 7.05, trasporto urbano lato sud partenza da Vieste in P.le Rossini alle ore 12.15, Ferrovie del Gargano lato nord partenza da Vieste in Via Verdi alle ore 12.30.
Valgono le considerazioni fatte a proposito della variabile “escursione alle Isole Tremiti”.
Ritengo opportuno scrivere ulteriori considerazioni. Nessuno vuole colpevolizzare i tassisti di Vieste. Tuttavia, un conto è prendere il taxi per scelta, un altro è essere di fatto costretti. Anche in altri posti spesso c’è d’attendere anche 40 minuti per prendere la coincidenza del servizio pubblico. Questa sconnessione forse nasconde esigenze commerciali (nell’attesa posso andare al bar o prendere un taxi). Se i turisti avessero a disposizione una sala d’accoglienza con i servizi necessari ai viaggiatori, la sconnessione degli orari sarebbe accettabile. Le tariffe dei taxi dovrebbero essere fisse e ben pubblicizzate. 20 € per raggiungere Capo Vieste è un’esagerazione.
Non posso dire che la lobby dei parcheggiatori abbia influenzato in qualche modo l’orario e le corse del trasporto urbano. Tuttavia, dall’osservazione dei parcheggi dell’area portuale e in generale di tutti parcheggi a Vieste (legali e abusivi), pieni alle 9.00 (soprattutto quelli dell’area portuale) e alle 22.00 deduco che l’attuale modello di trasporto urbano è un grandissimo regalo ai parcheggiatori e costituisce una straordinaria fonte mancata di reddito per le casse comunali.
E’ assolutamente necessario allestire stand d’accoglienza con personale qualificato nelle stazioni ferroviarie di San Severo, Foggia, negli aeroporti di Bari, Foggia e Pescara e nelle autostazioni delle Ferrovie del Gargano di Pescara, Roma, Venezia Mestre, Padova, Torino, Milano, Bologna, Ancona. I filmati video fanno notare l’urgenza di un capolinea unico integrato tra la Sita, Ferrovie del Gargano e il trasporto urbano con la dotazione dei servizi necessari ai viaggiatori e senza barriere architettoniche. Soltanto con un trasporto pubblico efficiente potremmo evitare a questa comunità il peso di sopportare un carico automobilistico eccessivo con benefici per la nostra salute e per l’ambiente e magari salviamo pure qualche vita. Con buona pace delle pompe di benzina!
Non è la stessa cosa per i turisti arrivare a Vieste da Foggia con la Sita o con le Ferrovie del Gargano o arrivare via San Severo. I turisti con destinazione i villaggi turistici della costa nord dovrebbero preferire il pullman della Ferrovie del Gargano proveniente da San Severo. Viceversa, i turisti con destinazione i villaggi turistici della costa sud dovrebbero preferire il pullman delle Ferrovie del Gargano che viaggia sulla litoranea Mattinata – Vieste, ma quest’ovvietà è quasi sempre nascosta ai turisti. E’ evidente che molto spesso la scelta del mezzo migliore per raggiungere Vieste è in funzione dell’orario di arrivo dei treni a San Severo e a Foggia. Quest’aspetto rende evidente la necessità di creare una rete di trasporto pubblico integrato tra la COTRAP, Trenitalia, trasporto urbano di tutti i paesi costieri, compagnie di navigazione ecc. E’assolutamente necessario superare lo strozzamento di Manfredonia. I pullman della COTRAP impiegano 30 minuti per attraversare la città.
E’ mercoledì 21 luglio 2010. Esco da casa alle 07.00. Intercetto i ragazzi della ditta incaricata dal Comune di Vieste di fissare due panchine in P.le Rossini. In realtà la mia vastissima rete di informatori non dorme mai. Scatto due foto. Mi sposto in Via Verdi. Filmo l’arrivo trionfale del legionario Marino. La panchina dell’Associazione “Utopia Viestana” è nel giro di 50 minuti in compagnia di altre due panchine del Comune. Via Verdi è un’arteria molto trafficata, anche dai mezzi pesanti. Filmo lo scarico bagagli sul lato della strada. Temo per la sicurezza dei viaggiatori. Sembra di essere in India. E’ inaccettabile.
Per concludere, sono grato all’Amministrazione Comunale di Vieste per la gentile collaborazione fornita in questi giorni al sottoscritto e per l’impegno promesso (panchine, pensilina, bagno chimico). Tuttavia, non posso non far notare il fatto che quattro anni di governo locale non sono stati sufficienti per vedere e risolvere un problema gigantesco che è sotto gli occhi di tutti. Toccherà ovviamente agli elettori decidere il futuro dell’attuale giunta comunale; a me basterebbe conoscere il nome di colui che ha organizzato l’assurdo trasporto urbano. Al futuro sindaco i compiti della fermezza verso i parcheggiatori abusivi e dell’efficienza dei trasporti. Hanno fallito l’Onorevole Spina Diana e il sindaco Nobile, non possono risolverlo i consiglieri del peggior Consiglio Comunale della storia viestana, incompetenti e indifferenti alle sorti del paese. In altri tempi sarebbe stata la sinistra, tradizionalmente vicina ai bisogni della popolazione, a denunciare la problematica.
“Ceterum censeo Carthaginem esse delendam”.

Lazzaro Santoro
Presidente dell’Associazione Utopia Viestana