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Puglia, venti milioni per i boschi urbani

Da realizzare nelle periferie e nelle aree degradate.

 

Venti milioni di euro per dotare i comuni della Puglia di «boschi urbani» che prenderanno il posto di aree urbane di fatto non utilizzate. Ammonta a tanto la dotazione finanziaria dell’innovativo bando, primo nel suo genere, presentato dagli assessori regionali alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno e all’Assetto del Territorio, Paesaggio e Aree Protette Angela Barbanente. Il bando (che finanzia il 100% del costo degli interventi e la cui scadenza è il 15 settembre) rappresenta una importantissima opportunità per convertire in boschi le periferie urbane, le aree extraurbane degradate(come le cave abbandonate) e gli ambiti «periurbani», ossia quelle aree poste ai margini della città o fra edifici e infrastrutture, spesso abbandonate o prive di funzione sia rurale che urbana (come aree industriali dismesse o aree non agricole). Uno strumento dal forte impatto ambientale, se solo si pensa a quelle realtà territoriali come Brindisi, Manfredonia, Taranto, interessate da siti industriali contaminati in ambito periurbano, per i quali interventi di imboschimento a protezione delle aree urbane, potrebbero svolgere una importante funzione di recupero ambientale e di barriera per l’abbattimento di rumori e polveri, e di difesa dagli inquinanti.