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Laudati: con marcia giovani rotto muro di omertà

‘Duemila giovani ‘marciatori di legalita’ sono una forza dirompente contro l’illegalità’: così il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati, scrive in una lettera inviata ad uno degli organizzatori della marcia silenziosa che sabato scorso si è tenuta a Manfredonia, dove circa 2.000 giovani in maglietta bianca hanno partecipato al ‘No mafia day’. La manifestazione è stata organizzata dopo i due omicidi, compiuti a distanza di tre giorni l’uno dall’altro, legati alla trentennale ed inarrestabile faida del Gargano. ‘Quella marea di giovani che sfilando nelle strade con le loro significative ‘magliette bianche’ – scrive il procuratore – ha riempito il silenzio assordante dei tanti cittadini, sicuramente onesti ma che preferiscono girare la testa altrove; di coloro che in questi anni, il più delle volte inconsapevolmente, hanno permesso a organizzazioni mafiose di occupare spazi (non solo urbani o economici) di legalità; di quelli che hanno preferito non invischiarsi perchè il proprio quieto vivere è più importante del vivere in una società senza mafiosi. La vostra marcia silenziosa e bianca è, invece, la testimonianza che il Gargano – la popolazione sana, i giovani in prima battuta – ha deciso di rompere quel muro di omertà che in tutti questi anni ha permesso ai clan operanti di agire indisturbati, ma soprattutto ha permesso ai latitanti di sentirsi al ‘sicuro’, prima ancora che negli impervi nascondigli, nei volti di chi ha preferito non guardare. Voi, invece, avete deciso di guardare in faccia chi sfida e deturpa sul piano della legalità quel tessuto sano che è il vostro territorio’. ‘La vostra marcia e la vostra testimonianza coraggiosa – conclude Laudati – possono davvero cambiare molte più cose di quante noi (magistratura-forze dell’ordine-enti locali) possiamo pensare di mettere in campo per poter contrastare il crimine organizzato. Il nostro impegno sarà quello di scovare tutti, fino all’ultimo, i criminali che da anni insanguinano i vostri territori. Arrestarli e assicurarli alla giustizia: questo è il nostro compito, lo stesso governo nazionale si è impegnato in prima persona e le misure adottate dal ministro Roberto Maroni a Manfredonia stanno già dando i loro primi risultati’. (ANSA)