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Peschici/ I cani randagi la fanno da padroni bambini aggrediti: è allarme

Il sindaco chiede scusa ai turisti ed allarga le braccia: “non so che fare”.

 

Il randagismo è uno dei tanti problemi al quale gli enti locali fanno fatica a trovare una soluzione definitiva, vuoi per le risorse finanziarie insufficienti, vuoi per la complessità della problematica. In questi giorni sono numerose le segnalazioni per segnalare la presenza di randagi che nei centri abitati aggrediscono passanti e in particolare bambini. L’ennesimo episodio ha visto vittima un ragazzino che se l’è cavata con molto spavento: ma le conseguenze sarebbero state molto più gravi se il padre non fosse intervenuto allontanando i randagi. E’ scattata la segnalazione anche al sindaco Domenico Vecera, che non ha potuto far altro che allargare le braccia e chiedere scusa per l’incidente, non certo la risposta che si aspettano cittadini e turisti. Analoghe segnalazioni e proteste si registrano anche a Vico del Gargano: i turisti rimarcano come i randagi, oltre a destare paura
per possibili aggressioni, disseminano escrementi sulle strade. Il randagismo è un fenomeno comune a tutte le realtà; è pur vero che molte amministrazioni hanno risolto il problema, mentre tantissime altre alle prese con le voci in bilancio sempre più prosciugate non sanno a che santo votarsi. La legge è molto chiara: A farsi carico devono essere le amministrazioni comunali a cui competono il servizio di cattura dei cani e le fasi successive. La segnalazione della presenza di cani randagi va fatta dai sindaci all’Asl di competenza che, per quanto riguarda il Gargano nord, è San Giovanni Rotondo L’Asl dovrebbe provvedere alla cattura ricorrendo ai centri di Peschici o Vieste, che curano sia la fase di cattura che quelle della microchippatura e della sterilizzazione Dopo tre giorni, il cane viene riammesso sul territorio. A questo punto, il sindaco ha l’obbligo di tutelare sia l’animale che, naturalmente, i cittadini. Ha due strade da percorrere: la prima, affidare il cane ad un centro ricovero di riferimento che sono a Peschici e a Vieste; la seconda, realizzando la struttura nel proprio Comune. L’amministrazione comunale di Vico del Gargano ha sceltola prima soluzione che comporta un onere annuale di diverse’ decine di migliaia di euro.
Nonostante l’impegno finanziario abbastanza significativo, c’è un altro passaggio per contrastare il preoccupante fenomeno del randagismo. Ogni amministrazione comunale dovrebbe dotarsi di un centro provvisorio per la custodia dei cani e di personale addetto alla cattura. Tutto ciò esiste soltanto sulla carta, perchè sono pochissimi i Comuni che hanno in organico questa figura professionale.

Franco Mastropaolo

 

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