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La vacanza costa di più. Prezzi in salita per i servizi

Rincari sensibili per trasporti, alloggi e ombrelloni. Fa eccezione il gelato.

 

La crisi non spegne il caro-vacanze. Come ogni anno, e non c’è situazione economica difficile che tenga i prezzi di molti dei servizi e dei prodottii tipici dell’estate mettono la quarta e corrono più del tasso annuo d’inflazione. Nel . . 2010, stando alla banca dati dell’Istat aggiornata al mese di giugno, particolarmente forte è la spinta dei trasporti (navi, treni, aerei, pedaggi autostradali con aumenti tra il 7e il 10%, per non parlare della benzina), ma aumenti sensibili si registrano anche per gli alloggi ‘low cost’ (campeggi e b&b), per gli stabilimenti balneari, per i parchi divertimento e per ristoranti, bar e pizzerie. Immuni dall’aumento, e forse questo è un vero segnale della crisi, gli alberghi e i pacchetti vacanza tutto compreso. Ma anche alcuni riti tipici della canicola estiva: la classica spaghettata con le vongole(crostacei e molluschi costano meno dell’anno scorso) o la fetta di cocomero di chi resta in città (la frutta fresca costa il 6,5% in meno), per non parlare del gelato (1,6%).
SOLO PER ARRIVARE GIA’ SI SPENDE PIU’ DEL2009 – Quale che sia il mezzo prescelto, il solo viaggio di andata e ritorno è più costoso dell’estate dello scorso anno. Particolarmente amara la sorpresa trovata alle biglietterie ferroviarie (+9,5%), mentre chi ha scelto le isole ha speso per il traghetto il 7,3% in più. Più contenuto l’aumento dei trasporti aerei (+2,7%), ma la voce si è già «rifatta» a luglio: secondo le prime anticipazioni fornite dall’Istat l’aumento è stato del 15,2% rispetto a giugno e dell’8,2% su base annuale. A pesare, naturalmente, sono i rincari dei carburanti (+9,9%): e chi sceglie di spostarsi in auto subisce anche l’aumento dei pedaggi autostradali (+2,7%).
SOGGIORNO PIU CARO, MA NON PER CHI VA IN ALBERGO – Per dormire il portafoglio si alleggerisce in particolare negli «altri servizi di alloggio» (+3,4%). Si tratta di campeggi, bed and breakfast, agriturismi (ma la voce del paniere comprende anche le cuccette e i vagoni letto): in sostanza, quindi, gli alloggi low cost’. Negli alberghi, invece, la spesa scende dello O,6% rispetto allo scorso anno. Prezzi tuffi in salita, però, per mangiare: le consumazioni al bar costano il 2,2% in più, mentre i ristoranti e le pizzerie segnano un  +2,1%. Alla fine risparmia chi ha scelto il pacchetto vacanza tutto compreso: a differenza degli anni scorsi, quando i prezzi erano sempre cresciuti, nel 2010 conviene e costa lo 0,5% in meno.
DA PARCHI A OMBRELLONE, È LA SOLITA STANGATA – Non si scampa all’aumento, invece, in spiaggia e sulle giostre. Gli stabilimenti balneari anche quest’anno mettono a segno un aumento del 2,5% e i parchi divertimento un rincaro del 2,7%. Segno più anche per cinema, teatri e musei (+2,1 %). Buone notizie, invece, per chi ha scelto il trekking in montagna: gli impianti di risalita costano meno dello scorso anno (-0,7%).
. SI SPENDE MENO PER GELATI E FRUTTA FRESCA – Risparmi in vista, invece, per chi si consola con i classici riti gastronomici della canicola estiva’coni e coppette costano l’1,6% in meno; la frutta fresca scende del 6,5%; la tradizionale spaghettata con le vongole costa meno dello scorso anno, visto che la voce molluschi e crostacei ha subito una flessione dell’1,9% . Qualcosa in più si sborsa invece per i succhi di frutta (+0,2%), per le altre bevande analcoliche(+1,2%) e, soprattutto, per un bel boccale di birra fresca (+1,7%).

 

 

 

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