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La Puglia ha sete

Per ora la situazione di crisi è circoscritta al Tarantino e ad altre aree delle province di Lecce e di Brindisi. Da giorni ormai a Taranto in diversi quartieri ci si approvvigiona di acqua dalle autobotti. Soprattutto in alcuni rioni, quali Lama e San Vito, a causa della riduzione della pressione disposta dall'Acquedotto pugliese, per via della siccità, l'acqua non arriva per niente e i cittadini devono rifornirsi con i bidoni.

Per ora la situazione di crisi è circoscritta al Tarantino e ad altre aree delle province di Lecce e di Brindisi, ma non si può escludere che, in assenza di piogge copiose, che al momento non sono prevedibili, l’emergenza siccità si allarghi a un pò tutta la Puglia.
Da giorni ormai a Taranto in diversi quartieri ci si approvvigiona di acqua dalle autobotti. Soprattutto in alcuni rioni, quali Lama e San Vito, a causa della riduzione della pressione disposta dall’Acquedotto pugliese, per via della siccità, l’acqua non arriva per niente e i cittadini devono rifornirsi con i bidoni. Stamane a Taranto si è svolta una riunione alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alle Opere pubbliche, Onofrio Introna, il sindaco, Ippazio Stefano, il presidente della provincia, Gianni Florido, tecnici dell’Acquedotto. Si è valutata la possibilità di attivare altri pozzi – dopo quelli messi in funzione in questi giorni – ma per far questo sarà necessario prima accertare la qualità dell’acqua dal punto di vista igienico. È stata anche valutata la possibilità di chiedere alla Basilicata di far arrivare in Puglia altri 200-250 litri di acqua in più.
Al momento – ha riferito Introna – mancano rispetto all’ approvvigionamento abituale circa 1.500 litri d’acqua al secondo. La causa principale è stata la quasi mancanza di nevicate lo scorso inverno sulle fonti del Sele e del Calore, in Irpinia. Una situazione molto difficile che non può essere mitigata se non con interventi straordinari. Per questo si riunirà domani, probabilmente a Potenza, il Comitato di governo dell’acqua di Puglia e Basilicata, composto da tecnici e politici. E intanto, come era prevedibile, divampa la polemica sulle responsabilità dei mancati interventi che, se fossero stati attuati, avrebbero potuto evitare che si arrivasse a questa situazione di emergenza.