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Ulivo Vieste: “l’amministrazione Nobile è solo improvvisazione”

Il bilancio consuntivo è l’occasione per una riflessione sul primo anno di Giunta Nobile, ed il giudizio negativo di fondo che va mosso nei confronti di questa Amministrazione è quello di non avvertire sulle proprie spalle il peso della responsabilità che dovrebbe derivare dall’amministrare una città difficile, complessa, ambiziosa come Vieste.

L’inadeguatezza, il non essere all’altezza del ruolo, questo il giudizio che va dato su questo primo anno di attività dell’Amministrazione Nobile. Basti pensare all’improvvisazione con la quale stiamo affrontando la stagione turistica 2007. Nulla di ciò che l’assessore al turismo dichiarò di voler fare per questa stagione è stato realizzato, penso all’istituzione della Polizia Turistica, un team (6 – 8 elementi) composto da unità di Polizia Municipale, propenso a seguire le problematiche connesse al settore turistico in grado di saper dialogare, anche in lingua, con i nostri ospiti, offrendo loro tutta quella necessaria assistenza per un piacevole soggiorno; al servizio di tutela sulle spiagge libere o alla Carta dei Diritti dell’ospite. Per non parlare degli eventi: la notte bianca; il giro d’Italia; il festivalbar; il festival del cinema; la festa di pentecoste; e tante altre belle cose che si stanno facendo ma purtroppo per noi in qualche altra località;  non solo non sono state prodotte nuove iniziative ma addirittura sono state cancellate le vecchie. Ma è quello ai lavori pubblici che più di altri da la sensazione dello stato di abbandono nel quale si ritrova la nostra città, perché è così che viene percepita Vieste, come una città abbandonata. Una città dove chiunque può fare quello che vuole tanto non c’è nessuno che ti dice niente, a meno che non sei autorizzato e quindi ti devi attenere a regole e controlli. Il risultato dopo un anno di lavoro è che non c’è una strada o un marciapiede degno di questo nome; i due lungomari sono in una situazione pietosa, addirittura il lungomare Mattei si presenta con un cartello che avverte “strada dissestata”; lavori che creano disagi enormi per la chiusura al traffico, vedi Via Madonna della Libera o Piazza Garibaldi, si pensa bene di farli in piena stagione turistica, grande esempio di programmazione. Basti pensare alla situazione di Punta San Francesco con i lavori di sistemazione della piazzetta che sarebbero dovuti iniziare a febbraio e terminare ad aprile e che invece sono iniziati a giugno e non si sa quando termineranno, tanto anche qui non c’è nessuno che controlla, ma che producono il risultato di far sembrare uno dei nostri più bei quartieri una zona di Beirut, per come è ridotta. Questo stato di abbandono diventa ancor più grave se si somma all’isolamento politico nel quale ha cacciato la nostra città la Giunta. Una forte conflittualità con gli altri comuni del Gargano, l’assenza di dialogo istituzionale con Provincia e Regione con i quali sarebbe fondamentale legare la nostra attività alle loro previsioni per attingere alle risorse finanziarie disponibili ed essere presenti all’interno delle strategie di sviluppo territoriale, questo è il risultato del dilettantismo del Sindaco e della Giunta. Il risultato dell’immobilismo di questa Giunta ha prodotto, tra gli altri, l’effetto di limitare fortemente la competitività della nostra città nel suo insieme aumentando ancor di più il gap fra i notevoli investimenti privati che ci sono stati nella nostra città e che hanno portato, con le dovute eccezioni, ad una riqualificazione delle nostre strutture ricettive, e quelli pubblici nel suo insieme. Penso anzitutto alla annosa questione dei collegamenti, ma non solo a quelli. “Le scelte che ricadono su una collettività devono rispondere alle aspirazioni dei cittadini”, questo dichiarò il Sindaco durante la discussione sulle linee programmatiche ma se facessimo oggi un confronto fra le aspirazioni dei cittadini e l’operato della Giunta ne deriva un risultato davvero impietoso.

 

Il Consigliere Comunale

Aldo Ragni