Menu Chiudi

Blasi e Emiliano «Vendola? Prima governi la Puglia»

«Bisogna governare bene la Puglia, prima di spiccare il volo verso altre mete». Se non è uno stop alla candidatura di Nichi Vendola alle prossime – e ancora eventuali – primarie del centrosinistra, poco ci manca. E, poiché arriva dallo stato maggiore del Partito democratico pugliese, pesa pure come un macigno. Perché a chi li dava un po’ «separati in casa», Sergio Blasi e Michele Emiliano, rispettivamente segretario e presidente regionali del Pd, rispondono all’unisono sulle prospettive politiche del loro governatore. Lo hanno fatto ieri dalla piazza di Trepuzzi, une delle ultime roccaforti salentine del centrosinistra, dove si teneva un dibattito organizzato nell’ambito della locale festa democratica. Una piazza, per intenderci, che lo stesso Vendola, nella scorsa campagna elettorale per le Regionali, si meravigliò di trovare, dopo la mezzanotte, piene zeppa di persone ad accoglierlo. E proprio da lì, da quella piazza, Blasi ed Emiliano gli hanno lanciato un messaggio forte e chiaro.

«Sergio ed io in contrasto? Per nulla. Prima di iniziare questo dibattito, abbiamo parlato a lungo e, sfidando il gossip politico», ha scherzato, ma non troppo, il sindaco di Bari, «io ho posato la mia testa sulla sua. Un gesto di affetto e confidenza, che non sono faccio abitualmente con chiunque, ma solo con le persone alle quali tengo particolarmente. Del resto, ai miei ho sempre detto che solo uno come Sergio poteva sfidarmi e vincere al congresso del Pd». Poi, però, il discorso si è fatto più serio, anche traendo spunto dall’editoriale di Eugenio Scalfari, in cui il fondatore di Repubblica ha rivolto qualche critica sulla corsa di Vendola alle Primarie nazionali del centrosinistra. «Condivido e sottoscrivo quanto ha affermato Scalfari», ha proseguito Emiliano, «Peraltro, ci siamo anche sentiti, prima che lui lo scrivesse.

Vendola deve capire che farebbe bene ad ascoltarci un po’ di più. Perché, se ci avesse ascoltato, forse qualche errore fatto in passato se lo sarebbe risparmiato. E deve anche comprendere che la gente lo ha votato perché pensava che per altri cinque anni avrebbe governato la Puglia. Se, invece, pensa di utilizzare quel consenso, magari anche smantellando il Pd, per raggiungere subito altri obiettivi, si sbaglia di grosso». Un concetto ripreso e rilanciato, in un perfetto gioco di squadra, dal segretario regionale del maggior partito del centrosinistra.

«Vendola si deve innanzitutto misurare con i tanti problemi che la Puglia ha in questo momento», ha aggiunto Blasi, «Perché la capacità politica si misura con la capacità di risolvere i problemi della gente. Come fa Michele a Bari, come ho fatto io per tanti anni a Melpignano. E a chi, come Nicola Fratoianni, ci critica, vorrei dire che io mi sono misurato con le esigenze della gente paese per paese del Salento. Non sono di certo arrivato dalla Toscana per essere semplicemente nominato assessore. Noi abbiamo contribuito in maniera determinante al successo di Vendola. E ai vertici nazionali del Pd» ha concluso, sempre a conferma di quel nuovo «gioco di squadra» con Emiliano «vorrei dire che, quando arrivano in Puglia, non possono non chiamare l’unico sindaco di una grande città, che il Pd abbia da Roma in giù».

Fabio Casilli