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Riorganizzazione recapito postale, dal 29 novembre al via anche in Capitanata.

Soddisfazione della SLP CISL: "Garantisce più servizi all’utenza ed il mantenimento dei livelli occupazionali.

 

"I nuovi servizi e il nuovo modello per il recapito postale rappresentano anche una conquista dell’azione sindacale, attraverso la quale si impediscono i tagli brutali decisi in prima battuta da Poste Italiane SpA". E’ il commento della segreteria territoriale della SLP CISL di Foggia in merito alle innovazioni prodotte dal nuovo modello organizzativo di Poste Italiane Spa, che partirà da questo fine mese anche in Capitanata.
Dal 29 novembre il recapito postale si rifà il look. Cambiano i tempi, le Poste si adeguano e, come conseguenza, il postino potrebbe suonare a casa più volte in un giorno. Resterà immutato il recapito tradizionale – dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 14 – con la classica consegna di lettere, raccomandate, atti giudiziari e quant’altro. Poi nel pomeriggio, dal lunedì al venerdì – dalle ore 14 alle 20 – e il sabato mattina – dalle 8 alle 14 – spazio ai nuovi servizi (denominati ASI), con consegna di raccomandate veloci, telegrammi urgenti, ritiro a domicilio di posta, ricariche postepay ed altri servizi.
La SLP CISL di Foggia esprime soddisfazione per l’avvio del nuovo modello di recapito: " Ci consente di salvare molti di posti di lavoro – afferma Antonio Lepore, Segretario Generale di Foggia – concretizzando un effettivo mantenimento dei livelli occupazionali; specialmente se si rapporta il problema degli esuberi con altre aziende del panorama italiano, che non sono riuscite ad evitare la cassa integrazione. La crisi, che ha colpito pesantemente anche il mercato postale, ha indotto azienda e sindacati ad una riflessione profonda. La nuova organizzazione, che darà più servizi e una quantità di ore superiore ai cittadini per usufruirne, d’altra parte produrrà – rileva Lepore – una contrazione delle zone di recapito: 34 nella provincia di Foggia e ben 10 nel solo capoluogo. In ogni modo, la riorganizzazione prevede – assicura il segretario SLP – il reimpiego delle risorse in esubero, che saranno poste in pensione con esodi incentivati o ricollocate in altri settori produttivi aziendali".