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Il Porto di Peschici: 774 imbarcazioni e impatto ambientale zero

Il nuovo porto non intaccherebbe nel modo più assoluto il litorale costiero. Le certezze della società torinese Prim.

 

Dallo studio effettuato dalla torinese PRIM s.r.l, la società specializzata nella progettazione di questo tipo di interventi non convenzionali, è possibile carpirne le caratteristiche distintive: Il nuovo porto, potrà ospitare 774 imbarcazioni, sia stanziali che in transito, con lunghezze comprese da 6 a 45 m. con la possibilità, nella banchina di transito,di ormeggio in condizioni di assoluta tranquillità anche di unità fino a circa 9O m. Dal punto di vista ambientale: il porto, staccato dalla costa di circa 500 metri, non intacca nel modo più assoluto il litorale costiero che rimane libero e tutelato da qualunque tipo di cementificazione ma anzi, grazie alla nascita del nuovo attracco, potrà se mai ce ne fosse bisogno, ancor più qualificato. L’impatto ambientale del nuovo marina di
Peschici sarà minimo perché non sono previste strutture abitative di alcun genere e saranno realizzati solo quei servizi minimi essenziali alla vita del porto. L’obiettivo è quello di realizzare un’opera con il minimo impatto visuale da terra al fine di preservare al più possibile il paesaggio e la fruizione della vista del mare dal litorale.
Nel progetto è prevista la realizzazione di un canale foraneo di calma nel quale si potrebbero
insediate, ad esempio, degli allevamenti ittici con ulteriore incremento di posti di lavoro e vantaggi economici per l’economia e l’occupazione locale. Lo studio iniziale ha escluso qualsiasi ipotesi di porto tradizionale da terra poiché ciò avrebbe significato la sparizione, o comunque il danneggiamento degli arenili della Marina o di Procenisco, con ingenti danni all’indotto turistico nella sua completezza. La Posizione staccata di circa 500metri dal litorale,infatti, non è esposta significativi fenomeni di trasporto solido, la massima profondità di trasporto significativo si limita a circa 4 metri. La presenza della struttura a mare consentirà, grazie alla riduzione dell’agitazione, una più agevole fruizione per la balneazione delle spiagge non interferendo comunque, data la sua distanza, con le normali attività balneari. Nonché accessibile con qualunque tipo di condizione meteomarina, anche la più avversa, in quanto è posta più al largo della zona dei frangenti.
La forma tondeggiante che è stata data alla struttura nel suo insieme ed il bassissimo profilo della diga di coronamento, ottenuto con l’impiego di un sistema di frangimento a dissipazione progressiva d’energia, solo 3.5 metri sul livello del mare contro gli usuali 5metri richiesti per il sito da una diga tradizionale, di fatto, rendono la struttura, grazie anche alla sua distanza dal litorale, pressoché ininfluente da un punto di vista dell’impatto ambientale; questa peculiarità è stata ottenuta mediante la creazione di un canale di calma che agisce quale dissipatore d’energia, .canale che è esteticamente più piacevole rispetto ad una parimenti estesa mantellata in blocchi, oltre che decisamente più economico dal punto di vista costruttivo.
La struttura portuale nel suo insieme è, grazie anche alla sua forma ed agli accorgimenti adottati, assai poco incidente sul panorama ed in particolare sull’impatto ottico rispetto all’orizzonte.

Domenico OttavianoJr
L’Attacco