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Foggia/ Casillo: “O il nuovo stadio o vado via! “

Un aut-aut che delinea la precarietà di una convenzione firmata sulla leggerezza dell’entusiasmo, che da questa mattina non esiste più. Così come non esistono più i baci e abbracci e la luna di miele tra Casillo e in sindaco di Foggia.  Il prima ha rimesso quel documento nelle mani del secondo, ora messo alle strette e sollecitato con una certa celerità a dare risposte ai quesiti avanzati dall’ex "Re del grano" che le pretende subito. Così come pretende di avere risposte veloci sull’affare stadio nuovo. Su questo fronte, il sindaco sembra avere qualche problema. Da un paio di mesi, questo progetto che comprende anche la costruzione di 1200 appartamenti, insieme ad altri di espansione urbanistica del capoluogo, arrivano sul tavolo della giunta e poi vengono ritirati. Segno che i tempi non sono maturi o che non tutta la politica è convinta. In ogni modo Casillo vuole risposte entro il prossimo fine settimana o il progetto viene accantonato definitivamente. L’ex re del grano pretende un percorso abbreviato. Di inserirlo nel Pug (piano urbanistico generale) Casillo non ci pensa neppure, perchè i tempi si dilaterebbero troppo. E se il progetto di un nuovo stadio andasse nel dimenticatoio, il comune dovrebbe attivarsi in tempi brevi per risolvere la grana Zaccheria. Casillo sostiene di aver già avviato i lavori di ampliamento a 12.500 (di visibile c’è la barriera che divide i settori) e chiede al comune di completare i lavori di agibilità. Perchè, se qualcuno non lo sapesse, finora il Foggia, per giocarci sul manto erboso di Viale Ofanto, ha dovuto sempre attendere il "nulla osta" e la presa di responsabilità domenicale di palazzo di città. E se proprio il progetto di stadio nuovo venisse cestinato, e ritardato il processo di adeguamento dello Zaccheria, Casillo, che punta ancora il dito contro i vecchi soci, minaccia una terza ipotesi. Lasciare la squadra al suo destino a Giugno, con tante grazie a Pavone e Zeman.