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Il Consiglio Provinciale approva il bilancio consuntivo 2010

La seduta ha avuto inizio con le lettura di una nota del presidente Santaniello per illustrare all’assemblea quanto è accaduto nelle ultime settimane: "Abbiamo indirizzato al presidente Pepe una lettera nella quale chiedevamo un deciso cambio di passo e un significativo intervento su cose che erano da tempo state stabilite, ma non trovavano attuazione.  Atti che consentissero una piena funzionalità del Consiglio sia per quel che riguarda il monitoraggio dell’attività amministrativa e la logistica, sia per la visibilità e la tracciabilità del lavoro dell’assise", ha affermato Santaniello. "A seguito di questo il presidente Pepe ha convocato un incontro, nel quale abbiamo ascoltato dalla viva voce dei dirigenti responsabili le linee operative e la tempistica della soddisfazione delle nostre richieste. Senza entrare in un dettaglio tecnico che sarebbe poco appassionante, abbiamo ottenuto nell’immediato l’accesso telematico a tutte le delibere, ed abbiamo precisi step per la realizzazione, entro la fine di maggio, del sito internet del Consiglio, con la previsione delle dirette via web e dell’archiviazione delle nostre sedute", ha proseguito il presidente del Consiglio provinciale. "Ecco perchè" ha aggiunto Santaniello, "in presenza di queste precise assicurazioni, ho ritenuto rientrata la situazione di emergenza istituzionale descritta nella lettera da me inviata al presidente Pepe".
Ha preso poi la parola il consigliere Rino Pezzano (Pd) che ha annunciato e motivato le sue dimissioni da vice presidente dell’Assise: "Ho condiviso i toni aspri da Lei utilizzati in quelle occasioni, perchè ho condiviso lo scoramento e il disappunto provocati dalla vaghezza delle risposte e dalla inutilità pratica dei rari impegni assunti dall’Amministrazione provinciale" ha sottolineato il consigliere. "Toni aspri divenuti, a mio avviso, troppo rapidamente concilianti. E’ stato sufficiente, a Suo dire, un incontro con il Presidente della Giunta e chissà chi altri per risolvere ognuno e tutti i problemi da Lei prospettati e da me condivisi". "Così facendo," ha concluso Pezzano "Lei ha offeso la dignità istituzionale della Presidenza del Consiglio Provinciale, ha offeso la dignità istituzionale e politica dei gruppi consiliari di minoranza, utilizzando il sostegno ottenuto per raggiungere obiettivi e risultati a noi del tutto ignoti".Ha annunciato le dimissioni da presidente della Commissione consiliare Controllo e Garanzia anche il consigliere Michele Augello (Gruppo Misto). I consiglieri di minoranza hanno quindi lasciato l’aula. Si è proseguito poi con l’approvazione degli accapi all’ordine del giorno: approvata all’unanimità, con l’astensione del consigliere Cusenza, la presa d’atto della Relazione della Giunta sul Patto di Stabilità 2010. A tal proposito l’assessore al Bilancio Matteo Cannarozzi ha precisato: "Il bilancio 2010 è un bilancio sano, abbiamo rispettato i vincoli e centrato gli obiettivi previsti dalla legge per quanto riguarda il Patto di Stabilità. Inoltre abbiamo anche un avanzo di amministrazione che ammonta a 414mila euro".
Approvato all’unanimità, sempre con l’astensione del consigliere Cusenza, anche il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2010 e i conti consuntivi dell’esercizio 2010 della Scuola di Pubblica Amministrazione di Capitanata ‘F. Marcone’ e dell’Università della Terza Età ‘L. Imperati’ di Foggia. Con il solo voto contrario del consigliere Cusenza, è stato approvato infine il nuovo Regolamento per l’uso degli impianti sportivi di competenza dell’Ente provincia in orario extrascolastico. "Il nuovo statuto, già visionato dalla Commissione Affari Generali" ha spiegato il consigliere Francesco Demonte, presidente della suddetta commissione consiliare, "mira a evidenziare la centralità dell’Amministrazione provinciale nella gestione degli impianti sportivi annessi alle scuole di competenza dell’Ente Provincia". Approvate infine le modifiche allo Statuto di ‘Promodaunia’: le azioni della società consortile non potranno più essere possedute da privati, ma solo dagli enti pubblici.