Menu Chiudi

Vico/ Tarsu, aumento del 20% protestano i cittadini

Tra le proteste degli utenti dopo la chiusura della discarica viestana. L’assessore: «incide il costo per il conferimento dei rifiuti».

 

La Tarsu, per l’anno corrente, aumenta del diciotto per cento, una vera e propria tegola sulla testa delle famiglie di Vico del Gargano che dovranno versare il diciotto per cento in più rispetto allo scorso anno per coprire i costi relativi alla raccolta e al conferimento dei rifiuti, la cui spesa – spiega l’assessore al bilancio, Michele Pupillo e dovuta ai maggiori costi del conferimento dei rifiuti presso la discarica di Cerignola, dopo la chiusura, da luglio dello scorso anno, di quella di Vieste. Nonostante l’aumento – aggiunge l’amministrazione comunale – con gli introiti previsti dalla tassa rifiuti non si coprono comunque tutti i costi derivanti dal servizio, bensì solo l’86.81% delle spese complessive, pertanto il 13,19% verrà coperto con gli introiti derivanti dalle altre tasse comunali Tutte le altre imposte comunali – rassicura l’amministratore – restano invariate. Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento per il servizio di igiene urbana e il relativo capitolato d’appalto. Organizzazione che – argomenta Pupillo – prevedendo un diverso svolgimento del servizio di raccolta rifiuti, favorirà l’aumento progressivo della raccolta differenziata che, nel tempo, consentirà di abbassare i costi del servizio e, conseguentemente una tassazione più leggera.
L’assessore assicura che “Una volta che il nuovo servizio verrà affidato alla ditta che vincerà la gara d’appalto al massimo ribasso e il servizio arriverà a regime, si potranno avere dei risparmi di gestione che potrebbero portare a una diminuzione della tassa per il prossimo anno”. La cosiddetta Tarsu, balzello a totale carico dei contribuenti è, gioco forza, sempre più onerosa, per la semplice ragione che il dato che incide pesantemente è strutturale e riguarda sia la mancata realizzazione di un centro di conferimento meno distante da Cerignola, che il poco significativo quantitativo di differenziata che, da anni, pone Vico del Gargano agli ultimi posti della graduatoria dei Comuni virtuosi. Era soltanto questione di tempo. Tutti sapevano, da qualche decennio, che l’emergenza bussava alla porta, ma nè gli amministratori locali ancor meno i colleghi di provincia e Regione hanno fatto sì che si arrivasse ad una decisione condivisa al fine di realizzare un punto di raccolta meno distante da Cerignola. Di discarica comprensoriale, che comprende ben sedici Comuni (Apricena, Cagnano Varano, Carpino, Chieuti, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Peschici, Poggio Imperiale, Rodi Garganico, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Paolo Civitate, Serracapriola, Vico del Gargano, Vieste), se ne parla da sempre. Dopo incontri su incontri, veti su veti, il sito venne localizzato in territorio di Sannicandro Garganico, anche se non mancarono i mugugni di una parte dell’opinione pubblica e degli ambientalisti. Contrapposizione che rimane tuttora; conseguenza di tanto immobilismo la tassazione che, avendo costi onerosi incide, in regime di congiuntura, ancora più pesantemente sui bilanci famigliari.

Francesco Mastropaolo