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Manager Asl, piovono ricorsi tra i requisiti anche l’eleganza

Alcuni candidati esclusi dalla lista dei papabili per un posto da direttore generale sollecitano l’intervento della magistratura amministrativa. Tra i criteri della selezione, oltre alla "bassa tensione alla decisione" anche "l’eleganza non verbale di tipo alto". Un requisito è quello dell’"eleganza non verbale di tipo alto". Il secondo della "bassa tensione alla decisione". Per diventare direttore generale di un’Asl pugliese i candidati devono avere anche queste caratteristiche. I criteri per ambire all’incarico di manager delle aziende sanitarie pugliesi sono stati individuati dai tre componenti della commissione nominata per giudicare i candidati. E ora sono finiti sotto accusa. Sergio Martina, direttore generale della Provincia nella prima giunta di Lorenzo Ria (all’epoca in forza al centrosinistra), una tessera del Pd, ha preso carta e penna e ha scritto al segretario generale Sergio Blasi. Lo ha fatto dopo aver presentato un ricorso al Tar. Lui è tra i candidati all’incarico di direttore generale dell’Asl che non sono stati ammessi nella rosa finale dei 33. E che nella lunga missiva cita alcuni dei criteri di valutazione che non condivide.

Al futuro direttore generale viene richiesto "un governo di delega", "l’alta propensione all’ascolto, media alta propensione all’elaborazione, bassa tensione alla decisione". Ed ancora "un’alta attitudine sistemica e bassa attitudine analitica". Sergio Martina pone una domanda nella lettera a Blasi: "E’ sicura la Commissione che tali qualità siano indicate per un direttore generale e non, invece, per un filosofo, per un consulente o, nel peggiore dei casi, per un mero esecutore? ". Ma sul requisito della "bassa tensione alla decisione" la risposta degli addetti ai lavori è chiara: si tratta di una caratteristica, tipica dei manager, che evidenza la capacità del dirigente a decidere senza vivere il momento della scelta con una forte pressione emotiva.

Le perplessità di Martina e di altri candidati esclusi, tra i quali ex manager delle Asl, nominati dalle giunte di centrodestra, sono finite anche in alcuni ricorsi al Tar. Il ricorso di Martina è stato ritenuto inammissibile dal Tribunale amministrativo per difetto di giurisdizione, e ora la partita si sposta al Consiglio di Stato. Nelle carte ufficiali, la lettera ed i ricorsi, non si parla di un altro requisito che pure i candidati non ammessi contestano: "l’eleganza non verbale di tipo alto". Come dire: il manager deve saper ascoltare, avere un forte spirito di collaborazione, decidere con naturalezza e poi avere anche un modo di porsi rassicurante, affidabile o, in una parola, elegante.

GABRIELLA DE MATTEIS