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Pdl/ Va rivista la legge sugli ulivi Sel: per noi mai

La legge pugliese sulla salvaguardia degli ulivi plurisecolari sta creando frizioni fra il governo regionale e l’opposizione. «La legge fu condivisa dall’intero Consiglio regionale, con la sola riserva da parte nostra della necessità di un qualche risarcimento, allo stato ancora latitante, per gli agricoltori che se ne vedevano comprimere la libertà d’impresa», osserva Pietro Lospinuso (Pdl).  «A distanza di anni, però – continua il consigliere – non si può negare che essa si sia risolta, a causa della sua macchinosità assommata alle lungaggini burocratiche ed a certo integralismo ideologico, in un blocco indiscriminato e perpetuo che ha trasformato quelle che erano aziende agricole, vocate come tali anche a dare reddito a soggetti normalmente non ricchissimi, in una sorta di intoccabili musei gratuiti a cielo aperto a spese di taluni malcapitati, con conseguenze ulteriormente deprimenti per un settore primario già di per sé in pesante sofferenza». Gli ulivi pluri- ecolari sono stati cioè un pretesto per perpetuare anche quelli che non sono affatto tali, la cui intangibilità ad ogni costo sta contribuendo all’abbandono delle campagne, e quindi anche al degrado di quel che doveva e deve essere salvaguardato.

«Di qui – sostiene Lospinuso – la necessità di percorrere anche su questo terreno la strada di un saggio revisionismo, che si muova nella direzione in cui ci si è già incamminati con riferimento alla parco- mania (vedasi la ridefinizione di confini e normative del Parco delle Gravine) ed alla politica abitativa (vedasi il progetto in itinere su una maggiore apertura del piano- casa). Vincendo anche le resistenze di chi, con la sua “batteria” di leggi reazionarie, ha di fatto realizzato il suo vero sogno: la punizione sempre e comunque della proprietà privata, in attesa della sua abolizione, in quei mesi esplicitamente auspicata dall’on. Bertinotti».
«Il fatto che sull’argo – mento si siano incisivamente pronunciati soggetti politici significativi dell’attuale coalizione di maggioranza regionale – conclude Lospinuso – ci consente di auspicare, anche su questo tema, una equilibrata soluzione bipartisan».

Di tutt’altro avviso Michele Losappio, capogruppo regionale di Sel. «Purtroppo i nostri ulivi plurisecolari tutelati dalla legge regionale 14/07, unica in Europa e rientrante a pieno titolo in quella “batteria” di leggi ambientali (dalla norma antidiossina agli acquisti) “verdi” della pubblica amministrazione, varate nella precedente legislatura sono sottoposti ad iniziative che rischiano di trasformarli in legna da ardere». «L’ultima – aggiunge Losappio – proviene dai consiglieri del centrosinistra di Fasano, città premiata dalla presenza di migliaia di piante millenarie, che lamentano le procedure della legge e le denunciamo come tali da “rallentare l’attività edilizia”».
«Dietro la richiesta di semplificazione delle procedure – sostiene il capogruppo di Sel – c’è il rischio di una deregulation delle tutele del territorio e delle sue bellezze naturalistiche e spiace che per un “rilancio” delle costruzioni si voglia intervenire proprio su questo piuttosto che su altri livelli come il Piano casa, su cui la Regione mostra volontà e capacità di azione a sostegno del settore. Peraltro questa inopportuna iniziativa arriva mentre la Regione ha concluso il primo censimento di oltre 13.000 piante, ha stanziato quasi un milione di euro per avanzare nella catalogazione di altri 250.000 esemplari, predisposto bandi ed è intenta alla stesura di un Piano integrato socio economico e ambientale degli oliveti plurisecolari a Torre Guaceto, a pochi km da Fasano».

«C’è dunque da auspicare – conclude Losappio – un ripensamento che eviti una revisione così dolorosa della legge che, peraltro, non avrebbe mai il consenso dei consiglieri regionali di Sel e, crediamo, degli assessori e della giunta».