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Fisascat: “Incentivare politiche attive lavoro per contrastare crisi Capitanata”

"Nei primi mesi del 2011, la provincia di Foggia ha registrato un ulteriore arretramento del 12% dell’occupazione nel settore del commercio e dei servizi. Per agganciare la lenta ripresa è quindi urgente dare impulso alle politiche attive del lavoro, sostenendo tutti i lavoratori coinvolti negli ammortizzatori sociali, attraverso interventi di ricollocazione o riqualificazione mirati al rientro in azienda".  E’ quanto afferma Leonardo Piacquaddio, segretario generale della Fisascat Cisl di Foggia, fortemente preoccupata per la situazione in Capitanata. Nel Consiglio generale della Federazione sindacale, svoltosi a Foggia alla presenza del segretario territoriale Cisl, Felice Cappa, e del segretario regionale Fisascat, Enzo Riglietta, sono stati approfonditi i punti più qualificanti del rinnovato contratto collettivo nazionale di settore (terziario, distribuzione e servizi) ed è stato evidenziato il permanere, a livello territoriale, di una notevole richiesta di ammortizzatori sociali, in particolare della Cassa Integrazione (CIG) in deroga. Nonostante una timida ripresa dei consumi ed un calo delle ore di CIG in Aprile, la situazione in Capitanata si conferma difficile, a causa della debolezza della nostra economia". Particolarmente allarmante la condizione delle aziende satellite legate alle ex municipalizzate del Comune, Amgas Viola, Amica Gestioni e Foggia Servizi. "Dopo innumerevoli incontri con i responsabili politici ed aziendali, ancora non si riesce a trovare – sottolinea Piacquaddio – un degno piano industriale per alleviare le sofferenze dei dipendenti, alle prese con la mancata erogazione di numerose mensilità di stipendio; situazione che non consente di scongiurare l’eventualità di tagli occupazionali". Inoltre, a tutela dei lavoratori impegnati negli appalti delle pulizie degli istituti scolastici pubblici, la Fisascat è impegnata, a livello nazionale e locale, nella ricerca di soluzioni condivise con il MIUR per "evitare che questi lavoratori escano dal mondo del lavoro, senza alcuna possibilità di rientrarci". Pertanto, il sindacato auspica che attraverso il Patto del Lavoro, promosso dall’Assessorato Provinciale alle Politiche del Lavoro, si persegua l’obiettivo di incentivare le politiche attive, al fine di "costruire opportunità occupazionali alle giovani generazioni", definendo "una nuova strategia di integrazione tra domanda e offerta di lavoro".