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Vico/ Successo per il seminario GarganoLab

Si è concluso domenica 29 maggio il primo seminario musicale "GARGANOLAB" organizzato nell’ambito del Festival Internazionale del Gargano in collaborazione con la Pro Loco di Vico del Gargano/San Menaio.

I partecipanti hanno trascorso tre giorni insieme ai "teachers" d’eccezione (Carmelo La Bionda, Andrea Rodini e Riccardo Sinigallia)che hanno contribuito con la loro esperienza e professionalità alla riuscita di questa importante iniziativa, che ha avuto il suo culmine nella serata di venerdì 27 presso l’Hotel Residence Marechiaro.
«Siamo molto contenti per la buona riuscita del seminario. Un’esperienza molto formativa, dal punto di vista degli argomenti trattati, per i ventuno ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo e partecipazione alle lezioni – commenta Giambattista del Conte, presidente della Pro Loco – Unico rammarico è stato non vedere una rappresentanza più congrua di musicisti garganici. Eppure il Gargano pullula di giovani emergenti nel campo della musica e questa è stata a mio avviso un’occasione persa per la loro crescita professionale in ottica futura. Spero che in futuro i giovani della nostra terra ci diano più fiducia e abbandonino l’apatia e la diffidenza nei confronti dell’associazioni che si impegnano con molta serietà per portare nei nostri paesi eventi e personaggi importanti».
E aggiunge ancora: «Ringrazio il direttore artistico Vincenzo Vescera "Vinvè", Antonio Perna "Big Wave" e Francesco Romondia per l’impegno profuso nell’organizzazione. Non è mai facile organizzare manifestazioni di questo calibro, soprattutto quando le Istituzioni sono assenti. Ma siamo abituati ormai a camminare sulle nostre gambe e nonostante tutto riusciamo ogni anno a produrre ottimi risultati. Spero, in qualità di presidente della Pro Loco, di vedere in futuro più partecipazione sia da parte delle Istituzioni Pubbliche che dei privati, con la speranza che capiscano una volta per tutte che alla fine chi ci guadagna è Vico del Gargano tutta, sia in termini economici che di immagine».

FRANCESCO ROMONDIA