Mistero sempre più fitto. A venti giorni dalla misteriosa scomparsa, nulla si sa della sorte di Michele Mafrolla, il 27enne di Vieste di cui non si hanno più notizie dalla sera del 24 luglio. Da quando, cioè, il ragazzo, che di mestiere fa l’operaio con il padre, Giovanni, alle dipendenze di una importante azienda lattiero-casearia della provincia quale addetto alla distribuzione di latte e formaggi freschi, usci improvvisamente di casa dopo aver fatto la doccia. <Dovevamo cenare – ha raccontato Giovanni Mafrolla qualche giorno dopo la sparizione del figlio – e ad un certo punto abbiamo notato che Michele, dopo aver fatto la doccia, è uscito quasi di corsa con il suo scooter, senza dirci nulla. Abbiamo atteso il suo ritorno, ma non vedendolo arrivare ci siamo messi a tavola, pensando che si fosse fermato dalla ragazza, come faceva spesso>. Invece, Michele Mafrolla dalla ragazza, quella sera, non c’è mai andato e di lui non s’è saputo più nulla. Ritrovato, però, lo scooter con il quale s’era allontanato da casa, dal civico 28 di contrada "Chiesiola", una zona isolata di Vieste posta sull’omonima collina che domina la città. Lo scooter era a circa un chilometro da casa, in zona "Calma", ai bordi della strada, regolarmente parcheggiato e con il casco agganciato al suo posto sotto il manubrio.
Scartata da subito l’ipotesi di un allontanamento volontario, i genitori di Michele, il papà Giovanni e la mamma Lina Potè, hanno sporto regolare denuncia ai carabinieri della locale tenenza, i quali hanno organizzato nei giorni seguenti diverse battute. Pare che ai militari sia giunta una lettera anonima nella quale si consigliava di cercare nei "canaloni" di Vieste il corpo dello scomparso. Anche per questo le ricerche, alle quali ha preso parte anche un elicottero dell’Arma, hanno interessato canali e pozzi della zona, ma di Michele nessuna traccia.<L’istinto di madre – ha detto Lina Potè, madre di Michele – mi porta a pensare che mio figlio sia morto. Col cuore lacerato vi prego di farci ritrovare almeno il suo corpo>.