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Rodi/ Falso allarme: la marea nera era una semplice alga “dispettosa”

Il sindaco D’Anelli: “nessun inquinamento le analisi parlano chiaro”.

 

Il fenomeno della colorazione di una striscia di mare che, nei giorni scorsi ha interessato il segmento tra la spiaggia di ponente, a Rodi Garganico, fino a Monte Pucci, non è collegabile ad alcuna forma di inquinamento. In questo senso ci sono i risultati delle analisi effettuale dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) – come spiega la direttrice del dipartimento di Foggia, Biancamaria Cutillo – assicurando che sono stati effettuati tutti gli esami, i cui risultati sono pienamente coerenti con i parametri di riferimento ottimali. In sintesi, ci sono dati più che tranquillizzanti e – come sottolinea il sindaco di Rodi Garganico, Carmine D’Anelli – se l’acqua del mare non fosse salata, questa del nostro litorale sarebbe tranquillamente da bere”.
Ciò che aveva, a giusta ragione, allarmato i turisti, ha ben altra natura e origini. Si tratta di una forma di alga dal nome impronunciabile:- “Schrippsiella trocoidea-ch” che in questo periodo sta letteralmente invadendo il basso Adriatico, creando quelle forme di colorazione che, a giusta ragione, allarmano i turisti. Un fenomeno non nuovo che si ripete, periodicamente, quando particolari condizioni meteo-marino creano situazioni che alimentano questa specie di alga che trova il suo “habitat naturale” nel nostro mare. Condizioni meteomarine che concorrono alla formazione di questa alga che, entrando nella fase di putrefazione, caratterizza il mare di una colorazione che, facilmente, viene accostata a forme di inquinamento da far risalire a scarichi di liquami. Il sindaco, Carmine D’Anelli, a questo proposito spiega che, contestualmente, c’è stato un blocco all’impianto di depurazione, di natura strettamente meccanica, problema che i tecnici hanno risolto nell’arco di meno un’ora. Interruzione momentanea del servizio che non ha procurato svessamento di liquami a mare”. Concorrono alla formazione della “Schrippsiella trocoidea-ch” (alga che, è bene sottolineare, non è pericolosa per l’uomo), la temperatura delle acque marine fino a trenta gradi; altra concausa, l’assoluta assenza di correnti marine. Un precedente in tal senso venne già segnalato ricorda il comandante della Capitaneria di porto di Rodi Garganico, Domenico Stefania – un quinquennio addietro dall’allora sindaco di Peschici, Francesco Tavaglione, il quale aveva informato dell’increscioso fenomeno il nostro Comando. Tornando alla giusta preoccupazione dei turisti allarmati dal fenomeno, in un primo momento si era pensato che la causa dell’increscioso episodio fosse da far risalire all’apertura delle chiuse del Lago di Varano, che poteva aver riversato in mare alghe colorando di un marrone scuro la chiometrica striscia di mare. In conclusione è stata scongiurata qualsiasi forma di inquinamento e ciò può rassicurare i numerosi turisti che in questi ultimi giorni di agosto affollano le spiagge del Gargano: da Capoiale a Rodi Garganico, da San Menaio a Peschici e Vieste.

Francesco Mastropaolo