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Azione Giovani di Vieste: “L’ Assessore Regionale Minervini si deve dimettere”.

Quando lo scorso 18 Giugno l’ Assessore Regionale al Demanio Minervini emanò l’ Ordinanza per il turismo e le strutture balneari affermò, tra l’ altro, che con tale provvedimento si sarebbe creato “un nuovo rapporto tra cittadini-imprenditori e Regione” teso a “tutelare il bene-costa pubblica e la bellezza dei nostri luoghi turistici”.

Normali parole del caso, ma ad oggi le cose sono alquanto diverse. Sono aumentati (giustamente) i controlli per verificare l’idoneità degli stabilimenti balneari (ma a che titolo è il WWF ad effettuare le ispezioni?), ma non ci si accorge di ciò che accade a pochi metri dai loro occhi, nella spiaggia libera (sulla carta…). In pratica della suddetta ordinanza viene infranto l’Art. 3 “Prescrizioni sull’ uso del demanio marittimo”: venditori ambulanti abusivi extracomunitari ed italiani (comma s); la notte vengono erette delle vere e proprie favelas creando problemi di igiene pubblica e di sicurezza (commi a e b); è praticamente impossibile parcheggiare le auto nelle aree di sosta vicino alle spiagge perché occupate 24 ore su 24. Poi se si chiama il numero verde per le segnalazioni sugli abusi sulla costa gestito dal WWF, è vero che rispondono ma non c’ è l’ atto consequenziale. Minervini già ci aveva abituato a provvedimenti demagogici penalizzanti chi lavora e produce, prima con la Legge regionale 23 Giugno 2006, n. 17 che regolarizza l’ uso del demanio, approvata col parere negativo dell’ufficio giuridico della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in quanto incompatibile con la legge dello Stato, poi questa ordinanza. Si spera che l’ applicazione di questa ordinanza non comporti grosse spese gestionale, altrimenti saremmo di fronte ad un madornale spreco di denaro pubblico e sarebbe lecito chiedere l’intervento della Corte dei Conti. Eppure il collega di Giunta del Minervini, l’ Assessore al Turismo Ostillio, anche al recente RDA di Colonia in Germania, tenta di dare un’ immagine a cinque stelle della Puglia turistica, eppure la situazione è simile in tutti gli arenili pugliesi dal Gargano al Salento. Invitiamo l’Assessore Minervini a dimettersi e l’ Assessore Ostillio ad intervenire chiedendo di potenziare un nucleo ispettivo che controlli tutto con rigorosità dall’ idoneità degli stabilimenti alla situazione igienica della spiaggia pubblica alla provenienza della merce venduta (non ci si pone mai il problema della provenienza). Eppure provvedimenti del genere, se non più rigorosi, sono stati presi in Romagna, regione che più rossa non si può.

 

Il Presidente

Gaetano Zaffarano.