Menu Chiudi

“Per un’altra Vieste” sulll’ordine del giorno del Consiglio Comunale

Finalmente il Consiglio Comunale del 13 Ottobre ha approvato la mozione che riguarda la costituzione di parte civile del Comune nei processi contro la criminalità organizzata e le iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza amministrativa .  É un atto importante per la nostra città. Averlo approvato all’unanimità non ci esime, però, dal fare una serie di considerazioni sull’operato di questa maggioranza e della Giunta.
La maggioranza ha presentato questa mozione pensando che il tutto si dovesse risolvere con una semplice alzata di mano dei consiglieri. La stessa relazione dell’assessore Gaetano Zaffarano è stato un esercizio di circostanza, limitandosi esclusivamente alla presentazione del punto all’ordine del giorno. Ci aspettavamo di più in termini di contenuti
e, a dire il vero, considerando l’importanza dell’argomento, avremmo preferito che a relazionare fosse lo stesso Sindaco. Così non è stato. Il Sindaco, anzi, non ha sentito il dovere neanche di intervenire per illustrare quali fossero le iniziative che la sua amministrazione ha intenzione di intraprendere. Si può dire che è stata in silenzio, o meglio, ha cercato più di una volta di vantare l’ impegno di questa amministrazione nel contrasto alla criminalità strumentalizzando le iniziative dell’associazione antiracket, fino a spingersi ad  affermare che l’incontro con Tano Grasso di domenica 16 ottobre, organizzata dall’associazione, fosse merito suo. La parte comica di questa sua affermazione  è arrivata quando, alla  domanda che le chiedeva quale fosse stato realmente il suo impegno in questa iniziativa, ha risposto:" ho fatto affiggere i manifesti"(ci sono le registrazioni audio a testimonianza).
D’altro canto questa maggioranza e quella precedente, non hanno adottato alcun provvedimento e non si sono  rese promotrici di alcuna iniziativa di contrasto alla criminalità .Hanno cercato, piuttosto, di minimizzare il problema di una infiltrazione della malavita nel nostro territorio perché questo avrebbe potuto danneggiare l’immagine della nostra città. Hanno persino scritto nelle premesse  della delibera di giunta n 198  del 27/09/2011:
“…in particolare, il fenomeno dilagante dell’attività estorsiva, che ha avuto notevole
risonanza mediatica, anche a livello nazionale, ha comportato la nascita di
un’associazione antiracket, alla quale questo Ente ha manifestato e manifesta
vicinanza e sostegno per l’attività meritoria posta in essere;
-nel contempo, la presenza di tale associazione nella città ha creato e crea, nella
pubblica opinione, l’idea di un territorio altamente minato dal fenomeno estorsivo; tale
conseguenza, pertanto, danneggia l’immagine dell’ente, comune ad alta valenza
turistica, nel senso che le scelte delle mete di destinazione da parte dei turisti,
possono essere influenzate negativamente da tale provocato allarme sociale;…..”.
 Nel momento in cui è stata fatta rilevare  la gravità di quelle premesse, si sono affrettati a sostituire la parola "associazione" con " il fenomeno malavitoso" (la rettifica  è avvenuta appena il 13 ottobre) .Questo non ha modificato affatto il senso del contenuto, dimostrando esattamente come la pensano.
Il dibattito  è proseguito con gli interventi dei consiglieri Spina  e Montecalvo che hanno dato un contribuito alla discussione, mentre l’assessore Rosiello si è sentito in dovere di prendere la parola  a  sostegno  dell’operato del Sindaco. Per il resto, sull’assise consigliare ha regnato sovrano il silenzio assordante della gioventù che vince e del nuovo che avanza!
Questo ordine del giorno meritava una discussione ampia in Consiglio Comunale, meritava il coinvolgimento della città, meritava l’invito ufficiale da parte dell’amministrazione alla partecipazione dell’associazione antiracket, dei familiari delle vittime della criminalità. Doveva essere un modo per dimostrare che l’istituzione Comunale è vicina a quanti subiscono i crimini e si fa promotrice di iniziative che risveglino le coscienze dei viestani.
Per quanto ci riguarda, l’aver proposto ed approvato questa mozione è il prosieguo del nostro impegno sui temi della lotta alla criminalità e della cultura della legalità.

Gruppo consigliare “Per un’altra Vieste”

Annamaria Giuffreda

Giuseppe Calderisi