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“Per un’altra Vieste”/ LO STEMMA ED IL COMUNE DI VIESTE NON SONO “COSA LORO”

Fino a qualche giorno fa se era affisso un manifesto con lo stemma del Comune di Vieste e a firma del Sindaco, era perché tramite quell’affissione l’istituzione comunale voleva rendere noto ai propri cittadini una determinata disposizione o la data di una competizione elettorale o di un referendum.  Poteva anche capitare che ci fosse scritto un avviso che riguardasse un divieto cui i cittadini dovevano attenersi o l’invito alla popolazione alla partecipazione di un avvenimento particolare o a una ricorrenza.
Lo stemma del Comune di Vieste è il simbolo dell’istituzione comunale che, come si sa, appartiene a tutti i cittadini e non solo a quelli che hanno votato il Sindaco. La firma del Sindaco, apposta alla fine del manifesto, è il giusto sigillo a un testo scritto in nome del popolo viestano. Il Sindaco, come si sa, è il Sindaco di tutti, anche di quelli che non l’hanno votato.
Questa premessa è per spiegare quanto sia anomala l’affissione di un manifesto, con lo stemma del comune di Vieste e a firma del Sindaco dr.ssa Ersilia Nobile, avente titolo: "Dalle minoranze solo menzogne e demagogia", comparso in questi giorni nella nostra città. Il contenuto del manifesto non ha niente di istituzionale; è un documento politico-propagandistico ed una invettiva nei confronti delle opposizioni.
Se il Sindaco vuole fare propaganda e inveire contro le opposizioni, faccia pure, ma non può farlo in nome del popolo viestano, usando lo stemma del Comune di Vieste e soprattutto usando i soldi pubblici. Che questo episodio sia avvenuto con questa amministrazione, non ci meraviglia, perché dimostra quello che già sapevamo: il Sindaco e la sua maggioranza ritengono che la cosa pubblica sia "cosa loro".

Gruppo consiliare “Per un’altra Vieste”
Annamaria Giuffreda
Giuseppe Calderisi