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Cagnano/ Balene spiaggiate: appello ai sindaci

“Aiutatemi a riavere il mio terrno”. Il proprietario del fondo che ospita le carcasse non chiede risarcimenti.

 

 Prosegue la polemica, nonostante siano passati due anni di distanza dallo spiaggiamento delle sette balene sui litorali tra Cagnano Varano e Ischitella. A riaccendere i riflettori la richiesta di Antonio Marrucchelli, proprietario del suolo dove sono interrati i capodogli, inviata ai sindaci di Cagnano Varano e Ischitella, Nicola Tavaglione e Piero Colecchia, e al prefetto Antonio Nunziante di rimuovere le sette carcasse al fine di rientrare in possesso del
terreno che – ricorda Marrucchelli – è stato messo a disposizione a titolo di comodato gratuito; per Marrucchelli il protrarsi della situazione sarebbe un sopruso. Da qui la richiesta a sindaci e prefetto perchè ordinino la rimozione delle carcasse entro cinque giorni dalla ricezione del telegramma, in difetto, avrebbe provveduto autonomamente con addebito dei costi. In tale caso, l’uomo avrebbe collocato le carcasse su terreno di proprietà del comune di Ischitella. Marrucchelli, padre di uno dei soci dell’ Agritur (l’azienda che due anni fa provvide alla rimozione, trasporto e interramento dei cetacei), non ha nulla a che vedere con la stessa azienda, tant’è che non ha ricevuto neppure un centesimo di risarcimento, per la semplice ragione che non ha mai chiesto pagamenti per l’interramento dei cetacei sul
suo terreno tant’è – assicurava – «se Colecchia avesse letto la documentazione in suo possesso avrebbe saputo che non sono colui che ha trasportato e interrato le carcasse, nè sono creditore di nessuno per detti lavori, come non ho mai invitato alcuno al pagamento di somme». E’ chiaro, a questo punto, che il primo cittadino di Ischitella è caduto nell’equivoco associando il nome di Antonio Marrucchelli all’azienda che ha provveduto alle operazioni di rimozione e sepoltura dei capodogli. Colecchia spiegava: «La somma che Antonio Marrucchelli chiede, oggi, ammonta a
seicentomila euro, equivalente a ottantacìnquemila euro a capodoglio, cifra che è una enormità se rapportata ai trentamila per effettuare, con lo stesso sistema, lo smaltimento di due capodogli in Toscana». Colecchia si chiedeva che c’era qualcosa che non quadrava, ribadendo che i centocinquantamila euro che finora ha ricevuto l’imprenditore sono più che sufficienti. Marrucchelli ribadisce di aver chiesto esclusivamente la disponibilità del terreno non avendo alcun titolo per richiedere denaro. Il sindaco ricordava ancora che i Comuni di Ischitella e Cagnano Varano «nè
possono e neppure devono essere coinvolti in termini economici in un’operazione di esclusiva competenza e pertinenza dello Stato trattandosi di mammiferi tutelati da normative internazionali». Marrucchelli, che si è riservato di adire le vie legali, nel frattempo chiede di sapere quando gli verrà restituito il suo terreno non avendo sottoscritto un contratto a vita con il Comune di Ischitella, e chiarisce ulteriormente che se non si provvederà alla rimozione delle carcasse, ricorrerà al giudice per ottenere un provvedimento in tal
senso.
Francesco Mastropaolo