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PRIMI RISULTATI DEL CENSIMENTO DEGLI ULIVI PUGLIESI

    “Il lavoro di censimento in situ degli ulivi sta cominciando a produrre i primi dati e il progetto di mappatura dettagliata delle piante della regione da usare come strumento di confronto a tutela del patrimonio, in accoppiata con la legge esistente e recentemente modificata, diviene pian piano una realtà tangibile. Rafforziamo la tutela al patrimonio di ulivi della nostra regione, fornendo strumenti tecnici precisi a chi deve valutare le eventuali richieste di espianto”. A dichiararlo l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro al termine della conferenza stampa di presentazione dei dati del censimento. “Sono state rilevate dalle ortofoto circa 475mila piante che, attraverso il riscontro in situ, confluiranno in un database di circa 300mila alberi esaminati in loco e catalogati tramite un sistema Gps all´interno dei comuni di Ostuni, Fasano, Monopoli, Polignano a Mare, Mattinata, Vieste, Cavallino, Torricella e Nardò. Un lavoro che è già iniziato nella provincia di Lecce con le prime 6200 piante di cui abbiamo già la scheda tecnica completa e che terminerà nell´arco del prossimo anno. Questi dati – prosegue Lorenzo Nicastro – permetteranno l´elaborazione di modelli matematici, sulla base di caratteristiche di piantumazione e conduzione degli uliveti a seconda dei territori, da incrociare con le ortofoto per ottenere una mappatura completa dell´intero territorio regionale (circa 60milioni di piante di cui presumibilmente circa 5 milioni monumentali)”. “E´ del tutto evidente che questa attenzione, questo lavoro di catalogazione e di studio, l´elaborazione di modelli e di database delle nostre piante, delle aree e delle loro morfologie, sono in netto contrasto con le fantasiose ricostruzioni di chi ha voluto far passare il messaggio che l´impegno normativo della Puglia, unica regione ad aver prodotto una norma specifica sulla materia degli ulivi monumentali e il cui operato viene apprezzato nel contesto internazionale del Mediterraneo, andasse contro il patrimonio arboreo. Ribadisco l´intenzione di tutelare il patrimonio degli ulivi monumentali – conclude Nicastro – unitamente alla possibilità per i pugliesi di vivere con essi in maniera armonica e senza subirli come un museo delle cere a cielo aperto. Il nostro compito, che sentiamo con forza e a cui non vogliamo sottrarci, è quello di stringere le maglie dei processi amministrativi e dei controlli tecnici perché gli ulivi siano tutelati: questo abbiamo fatto eliminando dalla precedente legge il termine del 31 dicembre come scadenza dei vincoli di espianto, questo abbiamo fatto dando certezza dei procedimenti amministrativi di valutazione delle richieste di espianto con il termine dei 90 giorni per la valutazione, ribadisco, assolutamente non configurabile come silenzio-assenso dal momento che esso non esiste in materia ambientale”.