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Questione Apt, Agostinacchio: “Foggia sempre più povera” (3)

Ed intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”

Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.