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Carcere di Foggia : “la sezione della vergogna”

“In una stanza di tre metri per 1,50 sono ristretti almeno due detenuti e che gli stessi sono costretti a fare i loro bisogni corporali senza alcuna privacy nella stessa stanza dove mangiano,dormono e passano tutta la maggior parte della loro giornata”

 

Il S.A.P.Pe. -Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria- maggior sindacato di categoria, nella persona del segretario regionale Federico Pilagatti, ha sollecitato l’amministrazione penitenziaria ad eliminare quella che definiscono la “Vergogna della sezione transito del carcere di  Foggia”. “Siamo stati scettici – dicono – sul provvedimento dell’indulto, poiché era svuotato di proposte costruttive che potessero risolvere il problema dell’affollamento delle carceri. Purtroppo i risultati di questa scelta si sono rivelati un rimedio che ha peggiorato la malattia  con le carceri  che sono tornate  a riempirsi,  e con tanti reati in più commessi a danno dei cittadini. E’ giusto – continuano – che chi sbaglia e va in carcere debba pagare in maniera certa il suo conto con la giustizia, ma nel far questo la stato deve anche preoccuparsi di garantire ai detenuti condizioni di vita degne di un essere umano, cosa che non avviene nella sezione transito del carcere di Foggia. Purtroppo in questa situazione anche la Polizia  Penitenziaria è costretta a lavorare in condizioni  igienico-Sanitarie incredibili. E’ bene che si sappia che in una stanza di tre metri per 1,50 sono ristretti almeno due detenuti  e che gli stessi sono costretti a fare i loro bisogni  corporali  senza alcuna privacy nella stessa stanza dove mangiano,dormono e passano tutta la maggior parte della loro giornata . Senza parlare poi della fatiscenza della sezione transito  a partire dall’impianto elettrico fuori legge e  pericoloso sia per l’incolumità  dei detenuti che del personale di Polizia Penitenziaria. Non sarebbe male che qualcuno, a tempo perso,vada a mettere il naso in quel posto per rendersi conto di persona della drammatica situazione”. Il S.AP.Pe. chiede pertanto che la sezione transito del carcere di Foggia  venga chiusa immediatamente, anche attraverso l’intervento delle autorità sanitarie o amministrative, poiché “Non è pensabile che in un paese civile si possano consentire condizioni di vita e di lavoro  così mortificanti”.