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Cera: “Gargano ferito dal fuoco, dall’acqua, dal silenzio di Vendola e compagni.

Per il dissesto concessi solo 10 dei 250milioni richiesti

Il Gargano è di nuovo ferito, l’estate scorsa dagli incendi oggi, paradossalmente, dall’acqua.

Due calamità opposte ma ugualmente disastrose per il nostro territorio e unite da una ormai triste consapevolezza: il Gargano deve aiutarsi da solo perché dalle Istituzioni è stato completamente abbandonato.

I tavoli che in queste ore si riuniscono in Prefettura sono identici a quelli degli anni passati subito dopo piogge e alluvioni e dell’estate scorsa subito dopo i tragici incendi di Peschici.

Sull’onda delle immagini drammatiche che dal Gargano vanno nelle case di tutti gli italiani, il Governo nazionale, quello regionale, le varie diramazioni territoriali, promettono, garantiscono, millantano. L’oscar delle promesse non mantenute va al Presidente della Regione, Vendola dal quale il Gargano si aspetta ormai talmente poco da essere quasi contento che stavolta abbia almeno evitato di poetizzare. Negli ultimi due anni e mezzo troppe volte gli abbiamo sentito dire che il nostro territorio ferito dalla mano colpevole dell’uomo merita di essere curato; che il dissesto idrogeologico cui il Gargano è soggetto merita l’impegno assoluto del suo Governo; che in passato non è stato fatto nulla e che anzi qualcuno ha addirittura speculato consentendo di creare le condizioni affinché avvenissero queste tragedie. Fin qui le parole. I fatti sono invece altri: La Giunta Vendola il 23 ottobre 2006 ha approvato la Delibera N. 1607, con cui programmava l’utilizzo delle risorse destinate dal ministero dell’Ambiente alla Difesa del suolo. I Comuni, tutti della Provincia di Foggia, hanno chiesto interventi per ben 222 milioni di euro. La Giunta ne ha stanziati poco meno di 6.

Il 26 luglio del 2007, sempre la Giunta Vendola, ha approvato la Delibera N. 1226 in cui definiva gli ambiti territoriali nei quali necessitava l’attuazione di interventi e misure finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico: degli 8 milioni di euro stanziati dalla Giunta, alla Capitanata ne sono stati assegnati poco meno di 4 a fronte dei 15 richiesti.

Oggi siamo ancora dianzi al disastro e seduti ai tavoli della Prefettura. La Protezione Civile in Capitanata ha solo un responsabile senza poteri e senza strumenti; il Consorzio di Bonifica del Gargano è ridotto ad un contenitore vuoto di uomini e strumenti, esattamente come gli altri Consorzi pugliesi; il Presidente della provincia di Foggia non chiede neanche più nulla ai Governi regionale e nazionale, non un parlamentare foggiano, né tantomento qualche sottosegretario pure eletto in Capitanata, porta la questione in Parlamento; non un consigliere regionale foggiano di maggioranza parla di questa nuova tragedia.

La rassegnazione sembra essere l’unico sentimento che pervade la gente del Gargano.

E il Presidente Vendola tace, sperando forse che il Gargano ferito se la cavi da solo.

 

Angelo Cera

Capogruppo Udc Regione Puglia