La Comunità Montana del Gargano in stand-by. Scaduti il 22 ottobre scorso i cinque anni della legislatura, l'Ente montano è in attesa di capire quale sarà il proprio futuro nei prossimi mesi, se non proprio nelle prossime settimane. Infatti, si dovranno conoscere a breve, certamente entro novembre o, al massimo, nella prima decade del mese successivo, i provvedimenti che Parlamento e Regione adotteranno per quanto riguarda, appunto, le Comunità montane. Certamente, si va verso un taglio che riguarderà un pò tutti gli Enti montani, ancora da capire però quale sorte toccherà alla Comunità garganica. Secondo quelle che sono le voci più ricorrenti si parla di un suo ridimensionamento nel numero dei Comuni che continuerebbero a farne parte. Attualmente sono tredici gli Enti locali rappresentati, per un totale di trentanove consiglieri (tre per ogni Comune, di cui due di maggioranza e uno di minoranza). In caso di ridimensionamento, nell'Ente montano dovrebbero restare soltanto Monte Sant'Angelo, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo 0 San Marco in Lamis. Ma si tratta soltanto di supposizioni che, al momento, non trovano nessuna rispondenza in proposte o in altri atti formali. Certo è che qualcosa si sta muovendo, anche se non mancano le resistenze che guardano allo stesso obiettivo: mantenere in piedi gli Enti montani. Tornando alla Comunità montana del Gargano, resta, fino a decisioni diverse, l'esecutivo guidato dal presidente Nicola Pinto, il quale, non meno di un mese fa, aveva garantito che si sarebbe adoperato perchè le tredici amministrazioni comunali rinominassero, così come prevede l'attuale normativa, i propri rappresentanti. Ma fino a questo momento non ci sarebbe stato nulla di tutto ciò. Comunque, anche se la nomina dei consiglieri fosse tempestiva, alla fine potrebbe risultare del tutto inutile, nel caso di un provvedimento legislativo che dovesse prevedere la soppressione o un forte ridimensionamento della Comunità montana del Gargano.