L'ente Parco nazionale del Gargano, in una nota. ha informato: "Il Parco nazionale del Gargano non è responsabile del mancato abbattimento delle opere edilizie abusive ricadenti nel suo territorio.
Tuttavia provvederà, decorso l'ultimo termine perentorio assegnato alle amministrazioni, a trasmettere il carteggio alla Procura su disposizione del Prefetto e ad agire con i dati, pur parziali, in proprio possesso". Con questa nota, l'Ente ha reso noto che, in risposta alla decisione del Wwf di Foggia di fare ricorso alla Corte dei conti per il mancato utilizzo di 500.00o euro destinati agli abbattimenti. Nella nota, il Parco contesta anche che in passato era stata redatta la lista delle opere edilizie abusive da abbattere: "tale procedura – si legge nella nota, è stata revocata dalla nuova amministrazione del parco in quanto illegittima, perché in contrasto con norme di legge intervenute riguardanti l'obbligo del bando di gara. Inoltre la società alla quale era stato affidato il compito di procedere agli abbattimenti, la Eccp, è stata anche oggetto di inchiesta giudiziaria". Dal canto suo, il Parco Nazionale del Gargano ha affermato di aver sollecitato in più occasioni i 18 Comuni che si trovano nell'area della riserva naturale affinché inviassero l'elenco degli abusi da abbattere. Alcuni Comuni, però, non avrebbero risposto all'invito, tanto da far scattare un sollecito.