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PERCHE’ MISURARE LA GLICEMIA?

Il gesto è semplice e veloce. Lo compiono ogni giorno, molti più volte al giorno, decine di milioni di persone nel mondo, più di un milione solo in Italia.
Una minuscola goccia di sangue capillare viene posata su una striscia reattiva. In pochi secondi uno strumento grande come un cellulare restituisce un dato: la concentrazione di glucosio nel sangue.Perché misurare la propria glicemia? Avere il diabete significa che il nostro organismo non riesce a mantenere la glicemia all’interno dei valori normali. Chi ha il diabete deve quindi controllare questi valori per poterli gestire adeguando il proprio stile di vita.
Imparare a conoscersi meglio. La concentrazione di glucosio nel sangue varia molto nel corso della giornata. La maggior parte dei cibi che mangiamo (e non solo le ‘cose dolci’) innalzano la glicemia, così come l’ansia, un dolore o semplicemente l’attivazione dell’organismo al risveglio. Viceversa l’attività fisica può abbassarla. Oggi, grazie all’autocontrollo, la persona con diabete diventa protagonista delle proprie scelte, sia alimentari che di stile di vita. Misurando la glicemia in diversi momenti della giornata si raccolgono informazioni utili sul funzionamento dell’organismo, per scoprire quanto la terapia, l’alimentazione e l’attività fisica condizionano i valori glicemici.Evitare le complicanze.Perché è necessario mantenere la glicemia entro valori vicini alla norma? Numerosi studi hanno dimostrato che l’abbassamento del livello medio della glicemia permette di ridurre l’insorgenza delle complicanze. Infatti, glicemie elevate e instabili danneggiano reni, occhi e piedi e aumentano il rischio di sviluppare cardiopatie, infarti o ictus.Limitare le oscillazioni.Per valutare il compenso glicemico della persona con diabete, il valore di riferimento è l’emoglobina glicata, che rappresenta la media delle glicemie delle ultime 10 settimane. Tuttavia, pazienti con lo stesso valore di emoglobina glicata potrebbero avere oscillazioni glicemiche più o meno ampie, con un diverso impatto sul rischio cardiovascolare. I dati dell’autocontrollo aiutano quindi il medico a delineare meglio il quadro glicemico del paziente. Aiutare il medico a ‘personalizzare’ la terapia. Il medico che segue una persona con diabete può scegliere oggi fra diverse opzioni terapeutiche. Un ‘diario glicemico’ ricco di dati aiuta il team diabetologico a effettuare la scelta migliore e a ottimizzare la terapia. La possibilità di trasferire i dati glicemici dallo strumento al PC, consente di effettuare analisi più approfondite per ottenere ancora più informazioni.
da Montesantangelo.net