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Cerignola: presentato innovativo modello olivicoltura intensiva

Un’olivicoltura di grande produttività con costi di produzione contenuti. È stato presentato oggi a Cerignola un modello innovativo di coltivazione e di raccolta meccanica in oliveti superintensivi che permette di abbattere sensibilmente i tempi di raccolta ed i costi di produzione.Il modello, che andrebbe ad integrare le tradizionali metodologie di coltura olivicola pugliese, è stato oggetto di una giornata dimostrativa presso l’I.T.A.S. “G. Pavoncelli” di Cerignola, organizzata dalla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari in collaborazione con Kverneland Group Italia. Analoga iniziativa è prevista per domani a Cassano delle Murge (Ba) e per sabato a Fasano (Br). Nel corso della manifestazione sono intervenuti Elena Gentile, Assessore alla Solidarietà, alle Politiche Sociali e ai Flussi Migratori della Regione Puglia, il professor Angelo Godini, direttore del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali della Facoltà di Agraria, il professor Francesco Bellomo del Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi Agro-Zootecnici e Forestali ed Eleonora Benassi, Amministratore Delegato della Kverneland Group Italia. I relatori si sono confrontati sulle difficoltà che sta affrontando il comparto olivicolo in Italia, anche alla luce dei mutati scenari che attendono l’agricoltura europea e quindi italiana. In particolare è emersa la necessità di individuare soluzioni ottimali per essere competitivi sul mercato dato che a partire dal 2010 sarà consolidata l’area del “libero scambio” che aprirà le porte dei mercati europei ai prodotti ortofrutticoli e olivicoli provenienti dai paesi della sponda meridionale del Mediterraneo. Altra scadenza decisiva per il comparto agricolo e olivicolo è il 2013, anno in cui l’Unione Europea avvierà forti tagli, se non l’eliminazione totale, dei sussidi economici a sostegno dell’agricoltura e dell’olivicoltura dei paesi europei.