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Vieste, un sistema produttivo da realizzare nell’ambito del turismo

Un sistema produttivo, da realizzare nell'ambito del settore turistico. E' questa la nuova ed interessante ini­ziativa che í comuni di Vieste. Peschici, Rodi, Vico, Monte SanfAngela, Mattinata e Isole Tremiti, hanno in animo di attuare, quali partner delle imprese, sfiuttando le opportunità offerte in tale senso dalla Regione Puglia.L'Ente di via Capruzzi, infatti, con la legge 2.3 del 3 agosto scorso, ha inteso "promuovere, sostenere e favorire le iniziative e i programmi di sviluppo su base territoriale tesi a rafforzare la competitivi­a, l'innovazione, l'inter­nazianalizzazione, la crea­zione di nuova e migliore occupazione e la crescita delle imprese che operano nei settori dell'agricoltu­ra, della pesca, delf artì­giauato,dell'industria, del turismo, del commercio e dei servizi alle imprese". Ragion per cui, poiché esiste già da tempo una forte volontà di costituire un Sistema territoriale tu­ristico locale, finalizzato a sviluppare una relazione più efficiente tra i soggetti stessi teso a rafforzare il sistema di offerta locale e creare una filiera turistica integrata úi modo da stimolare le economia interne ed esterne, si è deciso dì aderire all'invito della Regione con il quale si potrà attingere a cospicui finanziamenti. Si sa bene che il comparto del turismo ricopre, per il Gargano, una particolare importanza nel quadro delle politiche di svi­luppo economico e assume una valenza strategica nella co­struzione di un sistema capace di rafforzare la competitività e la capacità attrattiva dell'economia locale. Per cui, il Distretto produttivo turistico che si intende attuare, può rappresentare un decisivo elemento strategico per la valorizzazione e lo svi­luppo della filiera turistica, con effetti diretti sullo sviluppo infrastrutturale, economico-sociale dell'intero territorio e dal dal punto di vista reddituale:A parere dei sette comuni in­teressati ad entrare a far parte del Distretto, con la sua rea­lizzazione si potrà favorire e valorizzare le risorse territoriali.

Gianni Sollitto