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Aumento canoni demaniali, anche per gli operatori del Gargano

Forti preoccupazioni sono state espresse dai titolari degli stabilimenti balneari della provincia di Foggia per il pericolo di cospicui aumenti dei canoni demaniali a seguito di una interpretazione della filiale di Puglia dell'Agenzia del demanio relativa alla quantificazione del canone per le concessioni demaniali per gli anni 2007 e 2008."Tra gli stabilimenti che saranno colpiti dagli aumenti – ha sottolineato il vice presidente regionale del SIB, il Sindacato Italiano Balneari della Confcommercio, Antonio Capacchione – anche gli operatori del Gargano che, nei giorni successivi al drammatico incendio del 23 luglio scorso, avevano ricevuto ampie 'assicurazioni da parte delle Autorità politiche, in particolare dall'assessore regionale al demanio Minervini e dal vice Presidente del consiglio dei ministri l'onorevole Rutelli, che non avrebbero pagato il canone per almeno due anni. Invece, non solo tale solenne promessa non ha avuto alcun seguito, ma addirittura anche gli operatori direttamente o indirettamente danneggiati dovranno pagare il canone demaniale con aumenti, in alcuni casi ingenti e con relativo conguaglio per lo scorso anno". Secondo il Sib, che ieri ha tenuto un incontro nella sede della Confcommercio di Foggia, il direttore della Filiale della Regione Puglia dell'Agenzia del Demanio ha comunicato una tabella che indica determinati valori unitari al metro quadro che sarebbero stati prescritti dalla "Finanziaria" per l'anno 2007 per il pagamento dei canoni relativi alle concessioni demaniali marittime per l'anno 2008 e per il conguaglio per l'anno 2007. Con tale tabella, la Filiale pugliese dell'Agenzia del Demanio, ha chiesto ai Comuni costieri e alle Capitanerie di porto della regione Puglia l'applicazione, nella determinazione del canone per l'anno 2007 e per il 2008, di aumenti medi di quasi il 100 % fra conguaglio 2007 e canone 2008 e, in alcuni casi, per gli stabilimenti balneari che hanno le cosiddette "pertinenze", per dieci o quindici volte il canone del 2006. Il Sindacato Balneari della Confcommercio, ritenendo illegittime le eventuali richieste di conguagli rispetto ai valori di cui alla finanziaria per l'anno 2007 e il 2008 ha diffidato gli Uffici demanio dei comuni della provincia dall'effettuare queste richieste di aumenti, preannunciando, in difetto, ogni possibile azione in tutte le sedi a tutela della categoria.