Menu Chiudi

La Rete di tutela del mare adriatico No Triv ha incontrato il presidente della Puglia, Michele Emiliano

L’incontro è servito per discutere dei ricorsi da presentare al Tar contro le sei concessioni rilasciate nei giorni scorsi ad alcune multinazionali del petrolio per le ispezioni geosismiche con la tecnica airgun e del ricorso al consiglio di Stato circa l’ultima sentenza negativa del Tar Lazio. La Rete, rappresentata dal coordinatore Raffaele Vigilante, ha chiesto a emiliano di convocare al più presto la conferenza Adriatico-Ionica con le nazioni transfrontaliere (Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania e Grecia) per cercare di porre il veto all’utilizzo dell’airgun nel Mare Adriatico e ristabilire l’obbligo della redazione di un Piano delle aree di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi per averte una valutazione complessiva degli effetti cumulativi e ristabilire la V.A.S (valutazione Ambientale Strategica). La Rete ha inoltre chiesto al presidente della Regione di istituire un tavolo tecnico permanente o una agenzia a tutela del mare. Erano presenti oltre a Raffaele Vigilante, il vice presidente della Provincia di Foggia, Rosario Cusmai, il presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, del WWF, Nicolò Carnimeo, di fare Ambiente, Soccorsa Chiarappa, dell’associazione Puglia d’Amare, Francesco Sisto, e del Comitato No Petrolio, Si Energie, Angelo Papio e Domenico Sanpietro, del FAI, Maria Luisa D’Ippolito.