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Vieste – AL VIA DODICI “CANTIERI SOCIALI” PER UN SOSTEGNO AL REDDITO PER I CITTADINI IN CARICO AI SERVIZI SOCIALI

Attivare iniziative per dare un sostegno concreto alla fasce economicamente più deboli della popolazione e, nel contempo, realizzare attività di pubblica utilità. Sono questi i due obiettivi che l’Amministrazione comunale di Vieste intende perseguire con l’avvio di dodici “cantieri sociali” che prevedono l’inserimento lavorativo di cittadini già in carico ai servizi sociali comunali. Il progetto è stato inserito, infatti, in una apposita delibera di Giunta (n.145 del 18 novembre 2016).

Nel documento si pone l’accento sul fatto che “la crisi economica in atto sta producendo effetti eclatanti sull’occupazione, determinando fenomeni di disoccupazione crescente fra la popolazione locale, sia in termini di perdita del posto di lavoro che di impossibilità a trovare lavoro, e che tale fenomeno tende a concentrarsi sulle fasce sociali più deboli e in particolare sulle persone svantaggiate”. Pertanto “è volontà dell’Ammnistrazione comunale di garantire e perseguire pienezza e parità di diritti dei cittadini attraverso forme di sostegno volte a valorizzare le capacità personali e professionali”.

A livello normativo si è fatto riferimento alla “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge 8 novembre 2000 n. 328)” che introduce misure per rispondere alle vecchie e nuove contraddizioni sociali (povertà, fenomeni di dipendenza, di emarginazione, di esclusione) e propone un orizzonte strategico in cui i servizi alla persona e alle famiglie diventano occasione di sviluppo e innovazione. In tale contesto l’Ente locale, pertanto, è chiamato a predisporre interventi volti a prevenire tutte le forme di emarginazione, rimuovere il disagio sociale attraverso programmi e percorsi protetti per la qualificazione professionale e l’avvio al lavoro anche tramite tirocini, laboratori e forme di sostegno economico (borse lavoro), per facilitare l’ingresso della persona con disagio nelle attività produttive.

Si è così valutato di attivare, nell’immediato, una rete di sostegno in favore di persone in carico ai Servizi Sociali del Comune, che offra l’opportunità di compiere responsabilmente un’esperienza di impegno in ambito sociale con la possibilità di un concreto sostegno al reddito, riducendo gli interventi puramente assistenziali da parte dell’Ente, e favorendo l’orientamento al lavoro attraverso l’acquisizione di esperienza in attività di utilità collettiva.

Tutto questo si è concretizzato nella decisione di far partire, in via sperimentale, 12 cantieri sociali che prevedano l’inserimento di cittadini in carico ai servizi sociali, che verranno impegnati in attività di pubblica utilità, compatibili con le proprie capacità ed esperienze pregresse, in cambio di un sostegno al reddito di € 250,00, per ogni cantiere. Tale impegno in ambito sociale non genera un rapporto di lavoratore dipendente in quanto il cittadino mantiene la figura di disoccupato, conservando l’iscrizione alle liste del Centro per l’Impiego. Per ogni cantiere attivato, quale forma di sostegno al reddito, il cittadino beneficiario dovrà firmare una liberatoria predisposta dal Servizio sociale comunale, in cui si impegnerà a stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi.