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Un processo per contrabbando di manna nel 1707. XI parte.

IL 10/10/1717 in Ischitella a cuore di Giuseppe Antonio de tonno ,governatore delegato
Antonia Palumero di questa terra d’Ischitella dice di essere moglie di Domenco Martello di anni 27 circa e dice con giuramento e interroganza e che per sopradetta informazione e primo che:
interrogata sa testimone del contrabbando di manna fatto in questa terra da chi,come e quando e per questa causa disse la signora la verità di quello che io in tale particolare posso deporre e questa come nel prossimo passato mese di settembre corrente 1717 in una sera di detto mese che non mi ricordo precisamente,ma credo che sono certa dei principi dett o mese venne nella mia casa Domenico Martello da fuori mentre stava come vignarolo presso la vigna di don Giuseppe Vigilante e perché aveva certo tempo lì avevano visto lì chi mandai,dove era stato e mi rispose che era stato carcerato dalle guardie della manna e portato in Cagnano dove aveva detto in presenza di quella corte che Agostino Vigilante,Francesco del Vasto,e M° Domenico Ottaviano di questa terra d’Ischitella ,lì avevano fatto contrabbando di manna,e un po’ dopo due mattina mentre dormiva in casa di detto Domenico mio marito, prima dei farsi giorno fu chiamato e alzatosi immediatamente da letto usciva di casa e uscendo presso detti Agostino e Francesco che lo portarono con loro ,dove io non lo seppi,la sera poi la sera che ritornò detto Domenico in casa mi disse che era stato nella terra di Vico e detto Francesco predetto del vasto gli fecero fare un atto pubblico che era tutto il contrario di quello che aveva detto in Cagnano e che se non lo faceva lo avrebbero ucciso e questa è la verità. Domenico Martello mio marito per bocca di chi so io quando di sopra ha deposto.
Segno di croce di Antonia Palumero.
Giuseppe Antonio de tonno governatore.
De Finizia attuario.

Giuseppe Laganella