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Furto bara Piaccinino/ Il sindaco di Carpino, Manzo: “è un atto vile e ignobile”. L’Ass. Rocco Ruo: “è un gesto vigliacco che non appartiene alla cultura del Popolo Carpinese”.

 

“Sono sinceramente dispiaciuto – fa sapere in una nota Rocco Manzo, sindaco di Carpino – e addolorato per questo triste e spiacevole evento occorso nella notte passata nel locale cimitero di Carpino. L’altra notte si è consumato un atto vile e ignobile. Nel rinnovare, insieme a tutta la cittadinanza, il mio personale sentimento di vicinanza e di cordoglio alla famiglia Piccininno, facciamo affidamento nel lavoro delle forze dell’ordine affinchè quanto prima individuino i responsabili e ritrovino la bara del compianto Zio Antonio Piccininno”.

Rocco Manzo

Sindaco Carpino

“La profanazione della tomba di “zj N’Tonje” è un gesto vigliacco che non appartiene alla cultura del Popolo Carpinese. E’ stata offesa la nostra Storia. Spero che le forze dell’ordine assicurino presto alla giustizia gli autori di questo atto vile e malvagio

Rocco RUO

Assessore alla Cultura del Comune di Carpino

 

“Profanata e rubata la bara del grande Antonio Piccininno, che ha fatto la storia della canzone popolare del Gargano. Un gesto esecrabile che provoca in tutti noi sentimenti di rabbia e di sconcerto. Piccininno ha raccontato la nostra terra e le nostre tradizioni come nessuno, traducendole in arte straordinaria. Sono sentitamente vicino al dolore della sua famiglia e di tutti gli amici dell’Associazione “Cantori di Carpino”. L’auspicio è che le forze dell’ordine assicurino alla giustizia i responsabili e restituiscano le spoglie dell’artista ai suoi affetti per una degna sepoltura”.

Così il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.

 

Siamo di fronte a gente malata che non ha rispetto né dei morti, né dei vivi. Non ci sono parole per definire un gesto assurdo i cui autori spero siano assicurati alla giustizia in tempi rapidi. Sono vicino alla famiglia di zì Antonio, umiliata e ferita così come l’intera comunità garganica che in Antonio Piccininno ha sempre visto un esempio di umiltà e generosità. Ci
affidiamo tutti alle forze dell’ordine affinché risolvano questo caso che sa dell’incredibile”. Così il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Stefano Pecorella commenta il furto della bara con all’interno il corpo di Antonio Piccininno, avvenuto questa notte a Carpino quando ignoti hanno scardinato la porta d’ingresso della tomba di famiglia, divelto la lapide e
portato via il sarcofago dell’artista. Sul caso indagano i carabinieri di Vico del Gargano, oltre ai reparti scientifici dell’Arma.

Stefano Pecorella

Presidente Parco Nazionale del Gargano